• Settembre 18, 2015
di anci_admin

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Piccoli Comuni – M. Castelli: “Prosegue lavoro ANCI per politiche sui territori e innalzamento servizi”

‘’Quello che e’ successo a Piacenza, cosi’ come in tante altre realta’...

‘’Quello che e’ successo a Piacenza, cosi’ come in tante altre realta’ marginali del Paese, e’ l’effetto di anni di politiche inadeguate per la cura del territorio e per la lotta allo spopolamento. Le conseguenze non si ripercuotono sono nei piccoli Comuni, ma sul territorio dell’intero Paese: l’alluvione di Genova e’ l’effetto della solitudine in cui e’ stato abbandonato l’entroterra ligure, per esempio. Per questo la battaglia che ANCI porta avanti sui piccoli Comuni e’ una battaglia per la salvaguardia dell’intero territorio nazionale, comprese le aree vaste’’. Lo afferma il coordinatore nazionale dei piccoli Comuni dell’ANCI, Massimo Castelli, che ieri era nel piacentino durante la visita del premier ai territori alluvionati.
‘’Finalmente grazie al lavoro dell’ANCI arriva qualche risorsa aggiuntiva ai Comuni minori, 29 milioni a ristoro del maggior taglio subito, cosi’ come i 530 ml per compensazione Tasi e
Imu agricoli. Abbiamo chiesto con forza al Governo e alle Regioni di utilizzare tutti gli spazi finanziari per investimenti e uso avanzi. Il presidente Fassino ha posto direttamente la questione al Presidente del Consiglio. Nelle aree marginali del Paese – afferma Castelli – si sta verificando un effetto domino per cui le mancate politiche per la cura del territorio causano spopolamento, e lo spopolamento viene preso a pretesto per la riduzione dei servizi, dai presidi sanitari agli uffici postali. Cosi’ i territori, insieme ai loro abitanti, restano sempre piu’ abbandonati a se stessi. E i danni si ripercuotono sull’intera economia nazionale e sulla sicurezza anche delle grandi citta’’’.
Rispetto a questi rischi, ‘’il lavoro che stiamo compiendo con ANCI – sottolinea Castelli – ha gia’ portato i suoi frutti, ma proseguira’ in modo ancora piu’ determinato: se le nostre richieste sull’eliminazione del Patto e dell’Imu agricola sono gia’ in avanzato stato di discussione, e’ necessario impostare al piu’ presto anche politiche fiscali differenziate e incentivi alle imprese che scelgono di operare nelle aree marginali. Sono questi, tra l’altro, alcuni degli obiettivi piu’ importanti del ‘’progetto controesodo’’ avviato di recente dall’assemblea dei piccoli Comuni dell’ANCI, che ha l’obiettivo di portare in 30 anni a un aumento, da 10 a 15 milioni, della popolazione residente nei piccoli Comuni, avviando al contempo tutte le necessarie politiche di coesione territoriale’’.