- Luglio 10, 2015
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Emergenza profughi – Precisazioni del Presidente Fassino (sul ‘Gazzettino’) in merito ad intervista Sindaco Bitonci
Il Presidente dell’ANCI e’ intervenuto stamane, sulle colonne dell'edizione di Padova de...Il Presidente dell’ANCI e’ intervenuto stamane, sulle colonne dell’edizione di Padova del quotidiano ‘Il Gazzettino’, per fornire ‘’alcune precisazioni d’obbligo’ riferite ai contenuti di una intervista rilasciata alla stessa testata dal Sindaco di Padova Massimo Bitonci in tema di emergenza profughi.
Pubblichiamo di seguito il testo integrale della lettera del Presidente Fassino al Direttore del Gazzettino-
“Caro Direttore,
nella cronaca di Padova del Gazzettino leggo l’intervista del Sindaco Bitonci, sulle cui valutazioni sono d’obbligo alcune precisazioni.
Poiche’ non e’ mia abitudine imbastire polemiche, sto ai fatti.
Sulla questione dell’emergenza profughi l’ANCI ha sempre avuto una posizione chiara, ribadita in ogni sede: puo’ e deve essere gestita insieme ai Sindaci e coinvolgendo in ogni scelta le amministrazioni comunali interessate.
Sulla base di questo assunto, negli incontri Governo-Regioni-Comuni di maggio e giugno si era concordato un Piano Nazionale che prevedeva che i profughi, subito dopo lo sbarco, venissero indirizzati a ‘Centri regionali di prima accoglienza’ (i cosiddetti hub regionali) dove espletare in pochi giorni le certificazioni anagrafiche e sanitarie e le eventuali procedure di richiesta di asilo, per poi essere avviati nei Comuni sulla base del sistema di accoglienza Sprar.
Questo piano stenta a funzionare per due ragioni: la prima e’ che gli hub regionali ad oggi in molte regioni non ci sono. E la seconda e’ che la distribuzione dei profughi ai comuni solo parzialmente avviene attraverso il sistema Sprar, avendo il Ministero degli Interni contemporaneamente attivato un canale parallelo gestito direttamente dalle Prefetture senza un coinvolgimento dei Sindaci, che spesso vengono informati dell’arrivo dei profughi e della loro allocazione a cose fatte.
Da qui le reazioni di amministratori e cittadini.
L’ANCI ha ripetutamente richiesto – e continua a farlo – che si dia attuazione al piano concordato: si istituiscano gli hub regionali e si gestisca con i Sindaci l’accoglienza nei Comuni, potenziando il sistema Sprar – che funziona – e superando la sovrapposizione dei canali prefettizi.
Al tempo stesso ANCI chiede che si adottino tutte le misure procedurali e organizzative per accelerare i tempi di esame delle richieste di asilo (in Germania 6 mesi, da noi oltre 1 anno); si rimpatriino tempestivamente coloro che il diritto di asilo non lo hanno; si dia ai Comuni la possibilita’ di impegnare i profughi in attivita’ di lavoro e di pubblica utilita’.
Non si vede insomma che cosa abbia a rimproverare il Sindaco Bitonci all’ANCI e perche’ debba scaricare sull’ANCI le sue critiche al Governo.
Infine, a Bitonci voglio ricordare che alla Conferenza Stato-Regioni-Citta’ partecipa una delegazione composta di Sindaci di Citta’ e Comuni di diversa dimensione. E che l’ANCI e’ l’organizzazione unitaria rappresentativa di tutti i Comuni italiani, guidata da un Presidente affiancato da vice presidenti espressione di tutte le sensibilita’ politiche, tra i quali Attilio Fontana, Sindaco di Varese e storico dirigente della Lega Nord. Analogamente, nella guida delle commissioni di lavoro dell’ANCI sono stati nominati Sindaci di ogni colore politico, come Bitonci, Presidente della Commissione Territorio e Ambiente.
E il mio auspicio e’ che Bitonci concorra attivamente con la sua esperienza di Sindaco alla vita dell’ANCI.
Piero Fassino’’.