• Giugno 12, 2015
di anci_admin

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Dl enti locali – Bianco: “Segnale chiaro sul ruolo dei Comuni”

“Il decreto enti locali approvato dal Governo, nella parte sinora anticipata, è un segn...

“Il decreto enti locali approvato dal Governo, nella parte sinora anticipata, è un segnale chiaro sul ruolo fondamentale dei Comuni e delle Città metropolitane nel sistema di governo del Paese, soprattutto in questa delicata fase di uscita dalla crisi economica”. E’ quanto dichiara Enzo Bianco, sindaco di Catania  e presidente del Consiglio nazionale dell’Anci.
“Come ha giustamente sottolineato il presidente Fassino, il Governo accoglie gran parte delle richieste avanzate dai Comuni italiani e dell’Anci in questi mesi di confronto serrato: dalla ricostituzione del fondo perequativo Imu/Tasi alla possibilità di rinegoziare i mutui con Cdp, dall’allentamento del Patto di stabilità per i cofinanziamenti europei e per gli interventi di edilizia scolastica e idrogeologici sino alla riduzione delle sanzioni a carico delle Città metropolitane per gli sforamenti delle ex province, senza sottovalutare i provvedimenti in favore dei comuni montani e agricoli”.
“Aspettiamo di leggere compiutamente il testo del decreto, ma il segnale – prosegue Bianco – è positivo. Il Paese può risollevarsi con il contributo fondamentale dei Comuni e dei governi locali, con i loro interventi mirati sul territorio e nel sociale, in favore delle imprese e dell’occupazione. Senza trascurare, per guardare al passato recente, il contributo importante che i Comuni italiani hanno dato al risanamento complessivo dei conti pubblici”.
“Peccato che a questo riconoscimento da parte del Governo, al quale va il mio plauso, proprio in questi giorni – conclude il presidente del Consiglio nazionale Anci – faccia da contraltare una minaccia, quella dei tagli ai Comuni che accettino di accogliere immigrati, che appare tanto giuridicamente infondata quanto strumentale dal punto di vista politico. Un autolesionismo istituzionale, rispetto agli obiettivi che l’Italia si prefigge in sede Ue per affrontare il problema epocale dell’immigrazione, che va messo da parte al più presto”. (com/ef)