- Febbraio 18, 2013
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Residui passivi – Sole 24 Ore, una montagna da 140 miliardi. Nei comuni la causa principale è il patto di stabilità
Nelle casse di Comuni, Province e Regioni italiane c’è una montagna da 136,9 miliardi d...Nelle casse di Comuni, Province e Regioni italiane c’è una montagna da 136,9 miliardi di euro di risorse che non possono essere spese per i vincoli del patto di stabilità interno e per difficoltà di cassa. Lo riferisce il Sole 24 Ore di oggi che riporta l’analisi sui residui passivi svolta da Bureau van Dijk nella banca dati AidaPa (Comuni e Province) e dalla Corte dei conti (Regioni).
Tra le spese impegnate in bilancio e non ancora pagate rientrano anche le opere appena iniziate o bloccate dai contenziosi e una quota di residui "fisiologici" per obblighi sorti a fine anno e pagati nei primi mesi dell’anno successivo.
All’interno di un fenomeno grave a livello nazionale, le difficoltà maggiori si riscontrano al Centro-Sud; in particolare negli investimenti ‘arrancano’ gli enti territoriali di Puglia (10,1 miliardi), Campania (9,3) e Lazio (7,2), mentre nella spesa corrente i residui maggiori riguardano i bilanci pubblici in Lazio (11,3), Campania (6,1) e Piemonte (5,5).
Nei comuni e nelle province, la causa numero uno dei ritardi è rappresentata del Patto di stabilità, che ha avuto prima l’effetto di bloccare i pagamenti e poi di far crollare anche gli investimenti. I vincoli hanno accumulato nei conti dei comuni una montagna di risorse ‘non spendibili’. Secondo le stime più prudenti, sarebbero almeno 10-15 miliardi di euro solo nella parte investimenti, congelati dai vincoli di finanza pubblica. Inoltre, specie nel Centro-Sud pesa la situazione delle casse degli enti, svuotate da livelli di spesa eccessiva e dai tagli alle entrate.
E sullo sfondo c’è la nuova regola Ue dei 60 giorni per i pagamenti in vigore dal 1° gennaio. Applicarla farà scattare interessi dell’8,75% a chi non rispetta i tempi, e senza interventi strutturali può moltiplicare le spese aggiuntive. (gp)