Anci Fvg: “La reintroduzione delle Province è opportunità, serve subito un tavolo con la Regione”

La reintroduzione delle Province in Friuli-Venezia Giulia rappresenta «un’opportunità di modernizzazione dell’assetto amministrativo», ma richiede «un confronto strutturato e istituzionale» tra Regione e Comuni. È quanto emerso e approvato dall’Assemblea annuale dei Comuni regionali, dove la riforma è stata al centro del dibattito politico.
Secondo Anci Fvg, i Comuni devono essere protagonisti del processo di riordino: durante l’incontro, infatti, è stato ribadito come i Comuni siano il primo presidio istituzionale e il front office dello Stato e non possano essere esclusi dalle decisioni che riguardano le autonomie locali e i servizi essenziali. Le nuove Province, precisa l’associazione, non dovrebbero rappresentare un ritorno al passato, ma enti moderni con compiti strategici nella gestione di edilizia scolastica, viabilità, supporto tecnico per opere pubbliche, consulenza sui tributi locali, centrali uniche di committenza e accesso ai fondi europei.
«Fondamentale – sottolinea Favot – un passaggio ordinato di competenze e risorse: le funzioni trasferite dalla Regione alle Province devono essere accompagnate da personale e fondi adeguati, senza gravare sui Comuni già alle prese con carenze di organico». Per affrontare la riforma in modo coordinato, Anci Fvg propone l’apertura immediata di un tavolo interistituzionale permanente Regione–Comuni, con l’obiettivo di condividere le scelte politiche, amministrative e finanziarie.
«La reintroduzione delle Province – conclude Favot – può diventare un’occasione di innovazione e modernizzazione, ma solo se Regione e Comuni procedono insieme, con una visione condivisa».