• Novembre 13, 2025
di Redazione Anci

Mobilità sostenibile

Urban Award 2025: la sfida del cambiamento arriva nelle città, sul podio: Torino, Firenze e Roma

Menzione speciale a Palermo, dove pedalare diventa un gioco e Noceto, capitale del Piedibus
Urban Award 2025: la sfida del cambiamento arriva nelle città, sul podio: Torino, Firenze e Roma

BOLOGNA – La mobilità sostenibile si fa strada anche nelle grandi città.
Torino, Firenze e Roma dimostrano che anche nelle metropoli italiane, spesso considerate troppo complesse e immobili si può per cambiare passo, per ridurre il traffico, migliorare la qualità dell’aria e restituire spazio alle persone con politiche pubbliche concrete, premianti e ben coordinate. Incentivi chilometrici, ciclabili universitarie, regolamenti sulla sharing mobility, bonus digitali, pedonalizzazioni e rigenerazione urbana: sono solo alcune delle azioni che hanno permesso a tre grandi capoluoghi italiani di scalare il podio della sostenibilità.
È quanto emerge dall’edizione 2025 dell’Urban Award, il premio ideato da Ludovica Casellati, promosso da ANCI e sostenuto dal Main Partner Intesa Sanpaolo, per valorizzare le migliori pratiche di mobilità sostenibile nei comuni italiani. Oggi, in occasione della 42ª Assemblea generale di ANCI, sono stati assegnati i riconoscimenti principali proprio a Torino, che si aggiudica il primo posto a cui seguono Firenze e Roma.
Urban Award fotografa quest’anno un vero e proprio cambio di stagione: il boom di candidature da parte delle grandi città indica che la mobilità urbana sostenibile è ormai una priorità trasversale, capace di unire pianificazione, tecnologia, educazione e qualità della vita.
La giuria ha premiato non solo l’innovazione tecnica e infrastrutturale, ma anche l’impatto reale sui comportamenti, il coinvolgimento delle comunità locali, la coerenza delle politiche e la capacità di fare sistema tra TPL, ciclabilità, incentivi e rigenerazione. Accanto ai tre vincitori, due menzioni speciali: Palermo, che sperimenta un modello originale fondato su gioco, scuola e spazio pubblico, e Noceto, unico piccolo comune premiato, che ha fatto della mobilità dolce una buona pratica stabile e partecipata, radicata nel tempo.
“Per anni abbiamo visto i piccoli comuni fare da apripista, dimostrando che la mobilità sostenibile è possible”, commenta Ludovica Casellati, ideatrice di Urban Award. “Oggi, finalmente, anche le grandi città sono protagoniste. Torino, Firenze e Roma ci dimostrano che le metropoli italiane non sono condannate al traffico e allo smog: possono cambiare, con visione, strumenti concreti e coraggio politico. Questi progetti non sono solo interventi tecnici, ma vere e proprie trasformazioni culturali che mettono al centro le persone, la qualità della vita e il futuro delle nostre comunità urbane. Accanto a loro, Palermo e Noceto ci ricordano che innovazione e tradizione, grande e piccolo, possono convivere e ispirarsi a vicenda”.
“La mobilità ciclabile rappresenta oggi un elemento fondamentale e imprescindibile dei Piani di Mobilità Sostenibile, integrando sicurezza, accessibilità e qualità della vita nelle città e nei comuni italiani”, aggiunge Roberto Pella, vicepresidente ANCI. “Promuovere l’uso della bicicletta significa investire in salute, ambiente e socialità, favorendo spostamenti a basso impatto e inclusivi. Una rete ciclabile efficiente valorizza lo spazio pubblico e riduce le disuguaglianze nella mobilità poiché il rispetto dell’utente debole della strada è segno di civiltà e maturità collettiva. ANCI sostiene con convinzione queste scelte, premiate dall’Urban Award ogni anno, perché potenziare la mobilità ciclabile significa costruire comunità più accoglienti, consapevoli e sostenibili”.
Il primo premio a Torino, per aver trasformato la mobilità sostenibile in un sistema urbano maturo, misurabile e replicabile.
Torino si aggiudica il primo premio per aver costruito una rete di mobilità dolce articolata su infrastrutture solide, spazi pubblici rigenerati e coinvolgimento attivo della cittadinanza. Il cuore dell’intervento è rappresentato da 15 km di “ciclabili universitarie”, otto assi che collegano le principali stazioni ferroviarie con i poli accademici, realizzati grazie a un cofinanziamento PNRR di circa 4 milioni di euro. A questo si unisce la pedonalizzazione di piazza Maria Ausiliatrice e aree car free realizzate davanti a tre istituti scolastici, trasformate in vere e proprie piazze scolastiche con pavimentazioni drenanti, arredi urbani e percorsi protetti per l’ingresso e l’uscita degli studenti.
Particolarmente significativo l’intervento su corso Racconigi, dove è stata realizzata una ciclabile bidirezionale su sede protetta, inserita in un viale alberato, con l’adozione di pavimentazioni drenanti e superfici a elevata riflettanza: soluzioni tecniche pensate per contrastare l’effetto isola di calore urbana e migliorare il comfort microclimatico.
“Torino vince il primo premio per aver costruito una rete di mobilità dolce articolata su infrastrutture solide, spazi pubblici rigenerati e coinvolgimento attivo della cittadinanza”, si legge nella motivazione. “Dalle ciclabili universitarie alla pedonalizzazione di piazza Maria Ausiliatrice, passando per le scuole car free e i percorsi sicuri, la città si distingue per coerenza, visione e capacità esecutiva. Un modello di pianificazione integrata che coniuga rigore tecnico, impatto ambientale e qualità urbana”.
Il secondo premio a Firenze, per i progetti che incentivano i cittadini all’uso della bicicletta.
Firenze riceve il secondo premio per aver saputo orientare in modo efficace e inclusivo i comportamenti quotidiani di mobilità, con incentivi economici, dati misurabili e strumenti digitali. Il progetto “Pedala, Firenze ti premia” ha coinvolto migliaia di cittadini e studenti con oltre 3,3 milioni di km pedalati, 359 mila euro di incentivi erogati e oltre 500 tonnellate di CO₂ risparmiate. Il sistema si basa sulla piattaforma Pin Bike, che certifica i tragitti e assegna premi mensili ai ciclisti abituali. Il progetto è stato esteso anche all’Università di Firenze e accompagnato da un pacchetto di misure intermodali: Bonus TPL per l’acquisto agevolato di abbonamenti (oltre 14.000 emessi) e bonus sharing per l’uso gratuito delle e-bike.
La motivazione è la seguente: “Firenze riceve il secondo premio per aver saputo orientare in modo efficace e inclusivo i comportamenti quotidiani di mobilità, con incentivi economici, dati misurabili e strumenti digitali. Il progetto ‘Pedala, Firenze ti premia’ ha generato oltre 3 milioni di km pedalati e una riduzione significativa della CO₂, integrandosi con agevolazioni sul trasporto pubblico e sullo sharing. Una politica pubblica innovativa, capace di rendere desiderabile la mobilità sostenibile, premiando l’impegno individuale e costruendo una cittadinanza più attiva”.
Terzo posto a Roma, per aver trasformato la sharing mobility in un’infrastruttura del trasporto pubblico urbano.
Roma conquista il terzo premio grazie a una trasformazione strutturale della mobilità condivisa, avviata con il nuovo regolamento comunale 2023. L’obiettivo: ridurre il disordine e gli squilibri territoriali del passato, e trasformare bici, monopattini e car sharing in strumenti complementari al trasporto pubblico locale. Il risultato è una rete più ordinata e accessibile: meno mezzi concentrati nel centro storico, più disponibilità in periferia, più integrazione con le stazioni del trasporto pubblico. Una svolta che ha già prodotto 11,1 milioni di noleggi in un anno (di cui oltre 8 milioni su monopattino) e un risparmio stimato di 5.900 tonnellate di CO₂.
Al cuore della strategia c’è un pacchetto di incentivi mirati: il Bonus Sharing, destinato agli abbonati Metrebus, offre 35 euro mensili per l’uso di bici e monopattini in sharing e fino a 100 euro per il car sharing. Completano il quadro la sperimentazione della ciclologistica urbana, la collaborazione con gli operatori del settore e un articolato programma di comunicazione, formazione e semplificazione normativa.”
Roma conquista il terzo premio per aver regolato e rilanciato la mobilità condivisa con un nuovo approccio: meno mezzi concentrati nel centro, più equilibrio territoriale, integrazione con TPL, incentivi agli abbonati e collaborazione tra istituzioni e operatori”, commentano i giurati. “Il risultato è una rete capillare, usata ogni giorno da migliaia di persone, che ha evitato circa 6 tonnellate di CO₂ in un solo anno. Una politica strutturata che fa scuola tra le grandi metropoli, restituendo ordine, accessibilità e sostenibilità a un servizio essenziale”.
A Palermo va la menzione speciale di Intesa Sanpaolo
Palermo riceve la menzione speciale di Intesa Sanpaolo, consegnata da Vittorio Brumotti, suo testimonial, per un progetto che coniuga premi, educazione e trasformazione dello spazio urbano. L’iniziativa “Palermo premia chi pedala” integra premi chilometrici con la piattaforma Pin Bike e introduce il Ciclogaming, un sistema che incentiva l’uso della bici attraverso dinamiche ludiche, premi e tracciamento, coinvolgendo anche turisti e generando dati utili per la pianificazione.
Inoltre, il progetto “A scuola in bici” ha coinvolto nove istituti, insegnanti e famiglie nella costruzione di percorsi sicuri, giornate di prova e stalli dedicati. Le scuole diventano centri di mobilità attiva, e i quartieri si rigenerano con marciapiedi accessibili, zone scolastiche pedonali e piazze ciclabili, con un forte ancoraggio al PUMS.
“Intesa Sanpaolo ha conferito una menzione speciale al Comune di Palermo per aver dimostrato, con questa iniziativa, che la mobilità sostenibile non è solo una questione di piste ciclabili, ma di comunità, educazione e visione. Palermo ha saputo trasformare una sfida complessa in un vero laboratorio di cambiamento, dove tecnologia, partecipazione e cultura del movimento si intrecciano per costruire una città più equa, vivibile e condivisa”, commenta Vittorio Brumotti, campione internazionale e pioniere del ciclismo sostenibile.
Noceto riceve la menzione speciale della giuria per aver dimostrato che nei piccoli comuni la mobilità dolce può diventare infrastruttura sociale.
Noceto, comune di 13 mila abitanti in provincia di Parma, si aggiudica la menzione speciale della giuria come unico piccolo comune premiato, grazie a un lavoro di lungo periodo che ha intrecciato ciclabili, parchi, educazione e partecipazione. Dal Parco Zanfurlina al Baden Powell, passando per i collegamenti con la campagna e la stazione ferroviaria di Castelguelfo, la rete ciclopedonale comunale è diventata colonna portante della vivibilità quotidiana.
Il vero fiore all’occhiello è il Comitato Piedibus Noceto, attivo dal 2010: 75 volontari e 200 bambini accompagnati ogni giorno a scuola a piedi, su percorsi sicuri e stabili. Riconosciuto formalmente come servizio pubblico con delibera comunale, è un caso unico in Italia.
“Noceto si aggiudica la menzione speciale della giuria come unico piccolo comune premiato, grazie a un lavoro di lungo periodo che ha intrecciato ciclabili, parchi, educazione e partecipazione”, sottolineano i giurati nella motivazione. “Il Piedibus, attivo da oltre dieci anni e riconosciuto come servizio pubblico, coinvolge ogni giorno centinaia di bambini e volontari. Un esempio virtuoso di continuità amministrativa e coesione civica, che fa della mobilità sostenibile un progetto collettivo, quotidiano e radicato nel territorio”.
La Giuria di Urban Award
La giuria dell’Urban Award è presieduta da Ludovica Casellati, Direttore responsabile di Viagginbici.com, Magazine del turismo sostenibile e ideatrice del Premio. Ne fanno parte: Marino Bartoletti, giornalista sportivo, scrittore e Ambassador del premio; Vittorio Brumotti, pioniere del turismo sostenibile e inviato di Striscia la Notizia; Riccardo Capecchi, Consulente MIT; Antonella Galdi, Vice Segretario Generale ANCI; Chiara Giallonardo, giornalista Rai Isoradio; MariaRita Grieco, Direttore di Rai Italia; Stefano Laporta, Presidente ISPRA; Silvia Livoni, Osservatorio Bikeconomy; Piero Nigrelli, Direttore Settore Ciclo di ANCMA; Simone Nuglio, Legambiente; Roberto Pella, Deputato della Repubblica Italiana, Presidente Lega Ciclismo Professionistico e Vicepresidente ANCI; Monica Sala, giornalista e conduttrice Radio Monte Carlo; Pierangelo Soldavini, giornalista de Il Sole 24 Ore.

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