• Ottobre 29, 2025
di Redazione Anci

Sedi di concertazione

Conferenza Unificata straordinaria del 29 ottobre 2025. Disponibile l’esito dei lavori

Disponibile l'esito dei lavori
Conferenza Unificata straordinaria del 29 ottobre 2025. Disponibile l’esito dei lavori

ESITO DELLA CONFERENZA UNIFICATA STRAORDINARIA

29 ottobre 2025 – ore 12.00

 

Provvedimento Sintesi del contenuto Posizione politica
1 Intesa, ai sensi dell’articolo 26, commi 7 e 9 della legge 5 agosto 2022, n. 118, sullo schema di decreto legislativo recante “Disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 25 novembre 2024, n. 190, recante «Disciplina dei regimi amministrativi per la produzione di energia da fonti rinnovabili, in attuazione dell’articolo 26, commi 4 e 5, lettera b) e d), della legge 5 agosto 2022, n. 118»”

 

Il provvedimento riguarda le procedure di autorizzazione e i regimi amministrativi relativi per l’installazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili, introducendo correttivi al decreto legislativo 25 novembre 2024, n. 190. Rappresenta una riforma abilitante del capitolo “Repower-EU” del PNRR, di interesse altissimo in termini di investimenti, ma anche di impatto oltre che di competenza, sui territori e in particolare su Comuni e Regioni. La posizione dei Comuni è nota già in fase di discussione del Decreto legislativo dello scorso anno, nel corso del quale il Governo si era detto consapevole della necessità di introdurre correttivi e si era addivenuti ad un impegno politico di convocazione di tavoli di confronto. Al contrario invece le consultazioni che hanno portato alla redazione del testo sottoposto in Unificata hanno visto il coinvolgimento soltanto della parte di mercato e degli operatori.

 

I punti più critici per i Comuni sono rimasti a tutt’oggi i due regimi di attività libera e di procedura abilitativa semplificata, mentre sulle misure compensative c’è stato un passo avanti nella formulazione.

 

Sui punti critici: Da un lato occorre semplificare di più interventi in attività libera sui tetti e sulle superfici già edificate evitando passaggi e pareri come la paesaggistica semplificata, dall’altra è necessario stabilire che relativamente alla PAS l’istanza dell’operatore deve essere già corredata dalla disponibilità dell’area per l’impianto e per le opere connesse e che l’esproprio non è compatibile con tale regime. Semmai l’esproprio va gestito nell’ambito dell’autorizzazione unica prevista per gli elettrodotti nel dl 76/20 articolo 61. Su questi due punti, in particolare sul profilo espropriativo della PAS, non c’è stato il tempo di esaminare altre formulazioni correttive. Pertanto si è deciso di tornare alla formulazione originaria del Decreto Legislativo 190/2024, con l’impegno del Governo e del MASE di attivare subito un tavolo di confronto per trovare soluzioni condivise e armonizzate.

Mancata intesa