• Ottobre 23, 2025
di Francesca Romagnoli

Accadde in città

Nanni Loy (100 anni). Zedda e Pino Strabioli: “Telecamere nascoste, gli italiani allo Specchio”

Per la rubrica "Accadde in città" il centenario della nascita di Nanni Loy
Nanni Loy (100 anni). Zedda e Pino Strabioli: “Telecamere nascoste, gli italiani allo Specchio”

“Nanni Loy, maestro del cinema, la sua Cagliari nel cuore”. Così il sindaco Massimo Zedda “oggi – spiega – si celebra il centenario della nascita (23 ottobre 1925) e il trentennale della scomparsa, attore, regista e autore televisivo che ha lasciato una traccia indelebile nella storia del cinema italiano, indimenticabili i suoi due film sulla Resistenza Un giorno da leoni e Le quattro giornate di Napoli”. Ispirato al format americano Candit Camera, Loy mise in scena per la Rai un programma televisivo all’avanguardia, la serie Specchio segreto. Era il 1964: con una telecamera e microfoni nascosti, e aiutato da attori professionisti, riprendeva la reazione della gente fermata per strada in situazioni inaspettate, famoso quello girato in un bar di Bologna, la zuppetta dove Loy inzuppava il cornetto nel cappuccino di un cliente per vederne la reazione. Nel 1977 l’esperimento della Candit Camera televisiva si è spostato in Viaggio in seconda classe nei vagoni del treno di viaggiatori sconosciuti e ignari di essere ripresi da una telecamera. Un programma in dieci puntate, persone alla ricerca di risposte spontanee sugli usi comuni, le loro chiacchiere riuscivano a rivelare sentimenti, perfino segreti.
“Un cagliaritano illustre – precisa Zedda – innovatore nella radio e nel cinema. Lo spirito dell’artista è vivo ancora oggi, una sala storica per spettacolo e conferenze aperta nella Casa dello studente, il Cine Teatro Nanni Loy – prosegue il primo cittadino – punto di riferimento culturale per la città”.
Con Pino Strabioli, regista teatrale, attore e conduttore televisivo, parliamo di Nanni Loy. “Ogni volta che prendo un caffè mi viene in mente lui, il maestro, l’inventore della telecamera nascosta, quelle scene sono nel DNA degli italiani”. Un artista unico e geniale “ma quando penso a lui ricordo il film Detenuto in attesa di giudizio e il ruolo fortemente drammatico di Alberto Sordi”. E Strabioli aggiunge: “un intellettuale, grande mente del nostro ‘900, se dicessi altro direi soltanto cose banali, se non una firma, Nanni Loy”.
Il 21 agosto 1995 morì nella sua casa di Fregene, il litorale romano frequentato negli anni ‘60 dai grandi cineasti e attori del cinema italiano. In estate si ritrovavano nel Villaggio dei Pescatori, insieme a lui Fellini, Mastroianni, Flaiano, Scola, parlavano di cinema e progetti per il futuro.

FOTO CREDITS: Per gentile concessione di Archivio Storico del Cinema Italiano Onlus