- Ottobre 9, 2025
Politiche giovanili
A Piacenza il primo laboratorio sulla Valutazione di Impatto Generazionale dei DUP comunali
Due giornate di lavori per amministratori e tecnici comunali
Grande partecipazione a Piacenza per il primo Laboratorio territoriale VIG – Valutazione di Impatto Generazionale dei DUP comunali, promosso da Anci nazionale con il supporto scientifico della Fondazione RiES (Fondazione per la Ricerca Economica e Sociale ETS, con la direzione scientifica del Prof. Luciano Monti) e la collaborazione del Comune di Piacenza. Due giornate di lavori per amministratori e tecnici comunali, che vedono la partecipazione di amministrazioni comunali, non solo della Regione Emilia-Romagna, ma anche provenienti dal Veneto e dal Friuli-Venezia Giulia, avviate giovedì 9 ottobre e ospitate presso il Laboratorio Aperto (ex Chiesa del Carmine) e il Palazzo Gotico, dedicate ad approfondire metodi, strumenti e buone pratiche per meglio integrare la prospettiva generazionale nelle scelte pubbliche locali. Il Comune di Piacenza, guidato da Katia Tarasconi, con l’Assessore alle Politiche giovanili, Università e Ricerca Francesco Brianzi, è tra le amministrazioni apripista nell’adozione di un diverso approccio orientato ai giovani, insieme a Parma e Bologna, rappresentata in sala anche dalla consigliera comunale Giorgia De Giacomi, Coordinatrice Regionale ANCI con delega all’impatto generazionale delle politiche pubbliche. La Valutazione di Impatto Generazionale non è infatti solo un metodo di misurazione, ma un cambio di paradigma che invita a osservare le politiche pubbliche “con gli occhi dei giovani”, coinvolgendoli nella discussione e costruendo strategie di sviluppo capaci di rigenerare i territori. Un approccio che ANCI sta promuovendo su scala nazionale per rendere le comunità locali più inclusive, sostenibili e orientate al futuro. Presente ai lavori anche la Regione Emilia-Romagna, rappresentata dall’Assessore alle Politiche Giovanili Giovanni Paglia, che ha evidenziato come la VIG rappresenti “uno strumento utile per leggere le politiche pubbliche con lo sguardo dei giovani e per rendere i territori più attrattivi, superando la logica del consenso immediato e affrontando in modo strutturato il tema dello spopolamento”.