- Settembre 24, 2025
Ricostruzione Sisma 2019
Ricostruzione, Fabbri: “Bene governance istituzioni, capacità amministrativa Comuni va rafforzata”
Il sindaco di Ferrara e delegato Anci alla Protezione civile è stato audito dalla Commissione parlamentare sul rischio idrogeologico e sismico del territorio italiano su sull’attuazione delle norme di prevenzione e sicurezza e sugli interventi di emergenza e di ricostruzione dopo il sisma del 2019
“La governance multilivello ha mostrato che quando Stato e territori collaborano in modo strutturato i risultati arrivano. La recente legge quadro numero 40 del 2025 ha il merito di introdurre un quadro stabile con procedure definite la figura del commissario straordinario la cabina di regia per la ricostruzione. Sono innovazioni da accogliere con favore perché segnano una strategia più organica, ora sarà necessario lavorare per attuare queste norme in modo concreto”. Lo ha affermato il sindaco di Ferrara Alan Fabbri che, in qualità di delegato Anci per la Protezione civile, è intervenuto davanti alla Commissione parlamentare di inchiesta sul rischio idrogeologico e sismico, presieduta dal deputato Pino Bicchielli sull’attuazione delle norme di prevenzione e sicurezza e sugli interventi di emergenza e di ricostruzione dopo il terremoto del 2019. (DOCUMENTO AUDIZIONE)
Fabbri ha ricordato che i dati sulla vulnerabilità idrogeologica del territorio italiano sono una “condizione permanente che richiede un cambio di paradigma, passando da una gestione emergenziale ad una politica ordinaria di prevenzione e manutenzione programmata”.
Venendo al tema della ricostruzione, il delegato ha sottolineato come “durante il confronto sulle norme per la ricostruzione post sisma, Anci abbia avanzato molte proposte, tuttavia rimane ancora aperta la questione centrale delle risorse per il rafforzamento del personale dei Comuni.
Fabbri ha ricordato che i dati sulla vulnerabilità idrogeologica del territorio italiano sono una “condizione permanente che richiede un cambio di paradigma, passando da una gestione emergenziale ad una politica ordinaria di prevenzione e manutenzione programmata”.
Venendo al tema della ricostruzione, il delegato ha sottolineato come “durante il confronto sulle norme per la ricostruzione post sisma, Anci abbia avanzato molte proposte, tuttavia rimane ancora aperta la questione centrale delle risorse per il rafforzamento del personale dei Comuni.
L’attuale previsione normativa – ha aggiunto Fabbri – non è sufficiente per sostenere compiti straordinari che vanno dalla gestione delle macerie, all’erogazione dei contributi per la ricostruzione privata dall’approvazione di nuovi piani urbanistici, fino alla progettazione delle nuove opere pubbliche”. A suo parere, “i sindaci restano il punto di riferimento per i cittadini nelle emergenze e nella ricostruzione. ma senza risorse adeguate senza un vero rafforzamento delle capacità amministrative tecnica, anche i migliori strumenti normativi rischiano di rimanere sulla carta”.
Per questo motivo come Associazione “reclamiamo un intervento coerente di riordino che mira a superare l’attuale impostazione basata sulla programmazione di urgenza e sulla gestione commissariale. Chiediamo di supportare i Comuni – ha aggiunto Fabbri – specie i più piccoli, immaginando delle unità di progettazione per permettere loro di svolgere la funzione di soggetto attuatore con le professionalità ovviamente adeguate”, ha concluso Fabbri.
Per questo motivo come Associazione “reclamiamo un intervento coerente di riordino che mira a superare l’attuale impostazione basata sulla programmazione di urgenza e sulla gestione commissariale. Chiediamo di supportare i Comuni – ha aggiunto Fabbri – specie i più piccoli, immaginando delle unità di progettazione per permettere loro di svolgere la funzione di soggetto attuatore con le professionalità ovviamente adeguate”, ha concluso Fabbri.