- Settembre 5, 2025
Anci Toscana
La Toscana nel Mediterraneo, verso una strategia macroregionale per il post 2027
A Pisa le Regioni euromediterranee condividono prospettive e istanze in vista della prossima Programmazione
Importante e ricca di contenuti l’iniziativa che si è tenuta stamani al Gate Center di Pisa, organizzata dal Consiglio regionale della Toscana in collaborazione con Anci Toscana e il Comune di Pisa, dove si sono confrontati rappresentanti istituzionali, università e imprenditori sulle problematiche ma soprattutto sulle prospettive del Mediterraneo e in particolare dell’area del Mar Tirreno.
Tutti hanno condiviso la necessità di una maggiore collaborazione fra le Regioni e i territori, per delineare visione ed obiettivi comuni, in vista della definizione della prossima Programmazione post 2027, dove devono continuare a trovare spazio le Politiche di Coesione e la cooperazione marittima e transfrontaliera.
Il sindaco di Terricciola, componente del direttivo di Anci Toscana, ha aperto i lavori accanto al vicesindaco di Pisa e al presidente della commissione Europa del Consiglio regionale toscano, sottolineando che il coordinamento fra i diversi livelli di Governo e fra territori sia fondamentale per promuovere una strategia condivisa basata su un sistema di governance multilivello solido e rappresentativo. Ha poi ricordato che Anci Toscana non mancherà di dare il suo contributo per portare avanti gli obiettivi comuni, con i territori e con le proprie competenze in ambito di progettazione europea, superando la logica della cooperazione occasionale e costruendo alleanze strutturate e condivise, nella consapevolezza che i Comuni sono la prima linea della coesione e che il Mediterraneo oggi più che mai è lo spazio dove questa coesione può diventare strategia.
La Toscana ha una lunga storia di cooperazione con i Paesi del Mediterraneo, per quanto riguarda l’Alto Tirreno: nel 2019, è stato firmato un accordo con la Regione Provenza-Alpi-Costa Azzurra (PACA) per sostenere il decentramento e la governance, l’adattamento dei territori ai cambiamenti climatici, l’economia sociale e solidale; lo scorso 3 giugno, è stato siglato un patto di gemellaggio con la Collettività di Corsica per rafforzare i legami storici e culturali, realizzare iniziative comuni, potenziare i collegamenti marittimi.
Un altro tema sul quale le Regioni stanno lavorando e sul quale va accresciuta la collaborazione, anche all’interno del Programma Interreg Italia-Francia Marittimo, è quello degli eventi climatici estremi e della resilienza dei territori, in un’area dove questi fenomeni planetari spesso si manifestano con maggiore veemenza.
A Pisa, un primo panel introdotto dal vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana ha riunito rappresentanti del mondo accademico e della cooperazione europea: Nicola Vitiello, Rettore della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, Elia Morelli dell’Università di Pisa, Rodolfo Ragionieri, dell’Università di Sassari, Antonio Ragonesi, responsabile delle relazioni internazionali di Anci, Leonardo Manzari, coordinatore della WestMed Initiative e François Alfonsi, già Deputato al Parlamento Europeo.
In chiusura, si è tenuto il confronto tra i presidenti dei Consigli regionali della Toscana, della Liguria e del Lazio e dell’Assemblea corsa, dove sono stati delineati i punti di una visione strategica comune per i rispettivi impegni nel Mediterraneo, a partire dall’Alto Tirreno come area-pilota, per mettere in dialogo i territori su nuove forme di governance, sostenere reti euromediterranee e alleanze territoriali stabili e promuovere un’agenda mediterranea al 2050, centrata sulla sostenibilità, l’innovazione sociale e la coesione.
Tutti hanno condiviso la necessità di una maggiore collaborazione fra le Regioni e i territori, per delineare visione ed obiettivi comuni, in vista della definizione della prossima Programmazione post 2027, dove devono continuare a trovare spazio le Politiche di Coesione e la cooperazione marittima e transfrontaliera.
Il sindaco di Terricciola, componente del direttivo di Anci Toscana, ha aperto i lavori accanto al vicesindaco di Pisa e al presidente della commissione Europa del Consiglio regionale toscano, sottolineando che il coordinamento fra i diversi livelli di Governo e fra territori sia fondamentale per promuovere una strategia condivisa basata su un sistema di governance multilivello solido e rappresentativo. Ha poi ricordato che Anci Toscana non mancherà di dare il suo contributo per portare avanti gli obiettivi comuni, con i territori e con le proprie competenze in ambito di progettazione europea, superando la logica della cooperazione occasionale e costruendo alleanze strutturate e condivise, nella consapevolezza che i Comuni sono la prima linea della coesione e che il Mediterraneo oggi più che mai è lo spazio dove questa coesione può diventare strategia.
La Toscana ha una lunga storia di cooperazione con i Paesi del Mediterraneo, per quanto riguarda l’Alto Tirreno: nel 2019, è stato firmato un accordo con la Regione Provenza-Alpi-Costa Azzurra (PACA) per sostenere il decentramento e la governance, l’adattamento dei territori ai cambiamenti climatici, l’economia sociale e solidale; lo scorso 3 giugno, è stato siglato un patto di gemellaggio con la Collettività di Corsica per rafforzare i legami storici e culturali, realizzare iniziative comuni, potenziare i collegamenti marittimi.
Un altro tema sul quale le Regioni stanno lavorando e sul quale va accresciuta la collaborazione, anche all’interno del Programma Interreg Italia-Francia Marittimo, è quello degli eventi climatici estremi e della resilienza dei territori, in un’area dove questi fenomeni planetari spesso si manifestano con maggiore veemenza.
A Pisa, un primo panel introdotto dal vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana ha riunito rappresentanti del mondo accademico e della cooperazione europea: Nicola Vitiello, Rettore della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, Elia Morelli dell’Università di Pisa, Rodolfo Ragionieri, dell’Università di Sassari, Antonio Ragonesi, responsabile delle relazioni internazionali di Anci, Leonardo Manzari, coordinatore della WestMed Initiative e François Alfonsi, già Deputato al Parlamento Europeo.
In chiusura, si è tenuto il confronto tra i presidenti dei Consigli regionali della Toscana, della Liguria e del Lazio e dell’Assemblea corsa, dove sono stati delineati i punti di una visione strategica comune per i rispettivi impegni nel Mediterraneo, a partire dall’Alto Tirreno come area-pilota, per mettere in dialogo i territori su nuove forme di governance, sostenere reti euromediterranee e alleanze territoriali stabili e promuovere un’agenda mediterranea al 2050, centrata sulla sostenibilità, l’innovazione sociale e la coesione.