• Febbraio 11, 2015
di anci_admin

Anci Giovani

Anci Giovani – Cameliani (Ravenna): “Una rete ‘under 35’ di promozione dei territori, formazione essenziale per chi amministra”

“Creare una rete di tipicità territoriali che, grazie al contributo dei giovani amminis...

“Creare una rete di tipicità territoriali che, grazie al contributo dei giovani amministratori, consenta la migliore valorizzazione dei territori, partendo dai piccoli Comuni e dalla ‘leva’ dei prodotti enogastronomici”. E’ la proposta lanciata da Massimo Cameliani, pluridelegato assessore del Comune di Ravenna (tra le altre al Turismo, al Commercio ed all’Agricoltura), in vista della VI Assemblea di Anci Giovani della prossima settimana a Milano.
“Il ruolo degli under 35 è fondamentale in questo senso, anche perché – sottolinea –  le piccole realtà comunali hanno produzioni piccole che non possono promuovere da soli, a meno che di non fare rete anche attraverso le Regioni”. Senza dimenticare il leit motiv dell’Expo milanese, per il quale l’assessore ravennate ritiene essenziale “legare il tema dei prodotti ittici con quelli dell’agricoltura, mondi che spesso – osserva Cameliani – vanno per conto loro”.
Più in generale l’amministratore romagnolo saluta con favore l’idea di un confronto con i suoi giovani colleghi. “Anci Giovani deve vedersi più spesso, anche attraverso argomenti formativi e non solo politici: la formazione è essenziale, oggi chi fa politica – evidenzia – deve essere sul pezzo, come amministratori non possiamo dipendere dai dirigenti o non avere adeguata formazione tecnica”.
Da qui anche l’importanza della rete Ue dei giovani amministratori, altro argomento forte dell’Assemblea milanese: “E’ bello il confronto delle esperienze, perché vi si trova arricchimento nelle politiche di gestione dell’ente. Ormai fare l’assessore nei Comuni piccoli e medi come Ravenna –  afferma Cameliani – è una vera missione, viste le risorse scarse e la sfiducia verso la politica. La nostra generazione ha il vantaggio di essere giovane, poco esperta, e si trova davanti sfide enormi, magari inconcepibili solo 20 anni ma che non possiamo permetterci di perdere”, conclude. (gp)