- Luglio 7, 2025
Consiglio nazionale a Napoli/2, gli interventi di Celentano, Silvetti, Pella, Carnevali e Lepore
La delegata al Welfare, il vicepresidente vicario e delegato al Demanio, il vicepresidente e delegato alle Aree interne. Il contributo della delegata Anci all’Istruzione e del coordinatore delle Città metropolitane
NAPOLI – “La nostra sfida di amministratori locali è quella, con le risorse disponibili, di garantire il benessere di tutta la popolazione e di fare una buona programmazione delle politiche sociali in maniera più aderente alle esigenze del territorio”. Così la sindaca di Latina Matilde Celentano, delegata Anci a Welfare e politiche sociali, nella sua relazione al Consiglio nazionale. Celentano ha riepilogato la novità dell’Assegno di Inclusione (ADI) che, dal 1° gennaio 2024, ha sostituito il Reddito di Cittadinanza. “Non è una misura di semplice assistenza, visto che il contrasto alla povertà, alla fragilità e all’esclusione sociale delle fasce deboli sono accompagnati da percorsi di inserimento sociale, nonché di formazione, di lavoro e di politica attiva del lavoro”, ha evidenziato.
“I Comuni svolgono un ruolo importantissimo – ha ricordato la delegata Anci – nel sostegno concreto ai beneficiari dell’ Assegno di Inclusione: una volta accolta la domanda, spetta ai servizi sociali del Comune incontrare il nucleo beneficiario, capirne i bisogni e definire per quel nucleo familiare un Progetto fatto di servizi e sostegni per migliorare concretamente la condizione sociale e lavorativa delle persone”.
“Nel corso del primo anno di implementazione della misura, in collaborazione con il Ministero e l’Inps, abbiamo fatto un lavoro straordinario per garantire la percezione del beneficio a chi ne ha diritto, per definire Patti di inclusione di qualità e nei termini previsti dalla legge”, ha spiegato la sindaca pontina.
Daniele Silvetti, vicepresidente vicario e delegato Anci al Demanio marittimo, nel suo intervento si è soffermato sul testo del Decreto Interministeriale MIT-MEF sugli indennizzi per le concessioni balneari in corso d’adozione che interviene, tra l’altro, sugli importi unitari dei Canoni per le Concessioni rilasciate o rinnovate con finalità turistico ricreative di aree, pertinenze demaniali marittime e specchi acquei. “Visto il complesso sistema di calcolo, come ANCI abbiamo chiesto al MIT la tempestiva adozione del decreto annuale per consentire ai Comuni di calcolare i canoni demaniali marittimi per l’anno 2025, che vanno pagati entro il 15 settembre”, ha spiegato il delegato Anci. Silvetti ha poi precisato che l’Associazione ha presentato “una specifica proposta emendativa al DL Infrastrutture finalizzata a destinare una quota parte del canone demaniale agli enti concedenti che curano le procedure di affidamento”.
Infine, Silvetti ha ricordato che Anci I ha presentato una proposta emendativa per introdurre la possibilità per le regioni e gli enti locali, con riferimento alla peculiarità locali, condizionate sia dai mercati turistici di riferimento, sia dalla differente condizione metereologica, con tutta evidenza profondamente differenziata nel territorio nazionale, di modificare l’inizio e la fine della stagione balneare, tenendo conto anche della circostanza che il calendario scolastico è differente da Regione a Regione.
“E’ in atto una rivoluzione sul decentramento locale che mira a eliminare i tanti rivoli per arrivare a risorse certe e finalizzate. Si tratta di un tema che dobbiamo cogliere perché sentito da tutti i comuni soprattutto quelli piccoli”, ha affermato da parte sua il vicepresidente e delegato alle Aree interne Roberto Pella. “Per le città -ha aggiunto – la capacità di spesa non è pari a quella dei piccoli centri, dove il sostegno delle regioni è fondamentale, sempre nel massimo della condivisione”. Pella ha rimarcato che “sulle aree interne stiamo portando avanti incontri importanti che vanno nella direzione della loro protezione e non del loro abbandono, come dimostra anche la legge sulla montagna che avrà una dotazione economica a 200 milioni per arrivare a una fiscalità differenziata utile ai piccoli enti”, ha concluso.
Nel corso del consiglio nazionale è intervenuta anche Elena Carnevali, sindaca di Bergamo e delegata Anci all’Istruzione. “Stiamo lavorando, sempre con il ministero dell’interno insieme ai vigili del fuoco, per arrivare ad una bozza di decreto che dovrà anche prevedere scadenze differenziate per arrivare al completamento dei lavori di ristrutturazione degli edifici scolastici. Come Anci – ha ribadito – riteniamo che si debbano prevedere scadenze che siano programmatorie e non sanzionatorie”. Carnevali si è anche soffermata sulla semplificazione delle procedure per gli edifici dichiarati di interesse culturale da parte della sovraintendenza di specifica competenza e sul tema della formazione per i professionisti antincendio. “Si tratta di un costo della a carico del Comune o del dipendente, per questo incontreremo il MEF e gli ordini professionali per valutare corsi e prezzi calmierati”, ha annunciato.
Matteo Lepore, sindaco di Bologna e coordinatore delle Città metropolitane, ha fatto cenno all’importanza della prossima Assemblea Anci di novembre a Bologna. “Dobbiamo arrivare all’appuntamento con l’Agenda urbana dei Comuni, senza divisioni tattiche ma per portare insieme una serie proposte concrete al di là delle appartenenze politiche”, ha auspicato. Da parte sua anche un allarme sulla situazione finanziaria dei Comuni: “Dopo tanti anni assistiamo a una politica di tagli per gli enti locali che rischia di mettere in difficoltà comuni grandi e piccoli. Insieme dobbiamo fare una proposta unitaria nell’interesse dei cittadini e delle comunità”, il suo augurio finale.
Tra gli altri interventi in Consiglio anche quello del sindaco di Benevento Clemente Mastella che ha chiesto di dedicare una sessione speciale di lavori alla questione della rivitalizzazione delle aree interne.