- Luglio 7, 2025
Consiglio Nazionale
Consiglio nazionale a Napoli/1, gli interventi di Fioravanti, Ferdinandi, Lo Russo e Messina
Il presidente del consiglio nazionale, la delegata alle Pari Opportunità, famiglia e disabilità, il vicepresidente e delegato alle Politiche comunitarie e internazionali e il vice presidente e delegato a Pubblica Amministrazione, personale e relazioni sindacali
NAPOLI – “Con questa nostra presenza a Napoli, ribadiamo la volontà di Anci di proseguire con riunioni itineranti del Consiglio nazionale per dare spazio a tutte le realtà territoriali. Questo primo anno di presidenza Manfredi si sta sviluppando all’insegna della condivisione e della rinnovata e proficua collaborazione istituzionale con il governo”. Lo ha sottolineato il presidente del Consiglio nazionale dell’Anci e sindaco di Ascoli Piceno, Marco Fioravanti aprendo i lavori del Consiglio nazionale che si sta svolgendo a Napoli. “Oggi affronteremo diversi temi delicati con l’obiettivo di salvaguardare sempre di più la capacità dei Comuni di rispondere ai bisogni sociali crescenti delle nostre comunità”, ha aggiunto Fioravanti. Che ha espresso soddisfazione “per il rapporto di collaborazione con il governo” con numerosi tavoli di confronto, “su temi come il Fondo di dubbia esigibilità, i fondi di anticipazione di liquidità e il miglioramento del regime per la gestione delle crisi finanziarie”. Il presidente del Cn nazionale ha poi posto l’accento sul processo di costruzione dell’Agenda europea dei Comuni e delle città: “Abbiamo incontrato a Torino il commissario Ue Fitto cui abbiamo presentato le nostre proposte. Ci sono stati poi due incontri con il ministro Foti, a Roma e la scorsa settimana all’Aquila, da cui è emersa la forte condivisione e volontà di collaborazione da parte del governo”.
“Parlare di pari opportunità non significa solo occuparsi di un argomento tra tanti, ma significa dare uno sguardo trasversale a tutte le politiche pubbliche. Dobbiamo dare concretezza al dettato dell’articolo 3 della Costituzione, scritto dalla più giovane costituente donna, Teresa Mattei, e che mira all’eguaglianza di fatto di tutti i cittadini”.
Lo ha detto Vittoria Ferdinandi, sindaca di Perugia e delegata alle Pari Opportunità, famiglia e disabilità, nel suo intervento al Consiglio nazionale, illustrando le attività sviluppate da Anci, ad iniziare dal Piano Strategico Nazionale sulla Violenza Maschile contro Le Donne 2025- 2027. “Ci siamo concentrati molto sul nuovo piano strategico e l’abbiamo fatto perché in fase di finalizzazione, partecipando alle consultazioni con delle proposte pratiche e puntuali, alcune sono state accolte altre no, continueremo a portarle nei tavoli dei governi centrali per rimarcarne la bontà. Abbiamo chiesto – ha spiegato – come prima cosa che i Comuni vengano interpretati non solo in modo formale, ma con una programmazione ed abbiamo chiesto che vengano indetti dei tavoli permanenti di coprogettazione tra Comuni regioni e tutta la rete anti-antiviolenza. Dobbiamo provare a superare la logica delle gare d’appalto e prendere tutte quelle che invece sono le opportunità legate ai quadri normativi delle amministrazioni”, ha concluso la delegata.
Stefano Lo Russo, sindaco di Torino, vicepresidente Anci e delegato a Politiche comunitarie e internazionali è intervenuto con una riflessione relativa alle questioni di politiche europee e relazioni cooperazioni internazionale. In particolare, ha sottolineato “come gli ultimi mesi siano stati molto impegnativi e come la questione delle relazioni internazionali oggi sia cruciale non solo nel nostro dibattito politico nazionale, ma anche per quanto riguarda la dimensione in generale delle attività dell’associazione”. Due gli elementi fondamentali segnalati dal primo cittadino di Torino: l’assoluta esigenza di mantenere, anche nella prossima programmazione europea, le politiche di coesione come focus centrale dello sviluppo del nostro Paese perché “politiche che a livello locale garantiscono fondi per progettualità importanti” e le modalità di gestione dei fondi. “I Comuni – ha detto Lo Russo – laddove vi siano le condizioni adeguate, possono svolgere funzioni di gestione diretta di questi fondi”.
Il vicepresidente Anci ha informato anche in merito alla questione relativa la cooperazione, evidenziando la possibilità da parte di Anci di agire sui fondi della cooperazione allo sviluppo con una logica di partenariato e quindi con una logica di accreditamento. “Una posizione – ha detto – che riteniamo di poter sostenere sebbene sia chiaro che la geometria italiana relativamente a questo tema sia estremamente differenziata con realtà che hanno rapporti di cooperazione internazionale consolidati da decenni e altre che, invece, non hanno questo tipo di attitudine o di strutturazione”. Proprio su queste realtà, “Anci potrebbe, in ottica di servizio, agire come cabina di regia, interlocutore relativamente alla gestione diretta di queste risorse”.
Ignazio Messina, vicepresidente Anci e delegato a Pubblica Amministrazione, personale e relazioni sindacali, ha posto l’accento sulla desertificazione degli uffici comunali, cui Anci sta cercando di porre rimedio con una serie di azioni. “Come Anci abbiamo ottenuto che con il decreto 25 lo sblocco del salario accessorio migliorando il livello e la qualità del salario dei dipendenti. Bisogna ora puntare forte sul tema della formazione e del facilitare l’accesso dei giovani alla Pa”, ha aggiunto. “Abbiamo un tema di mancanza di attrattività del posto pubblico, basti vedere i dati dei concorsi pubblici che vanno deserti, tanto al Nord, quanto al Sud”, ha concluso il delegato ribadendo impegno dell’Associazione su questo tema.