- Giugno 25, 2025
Sede di concertazione
Conferenza Unificata del 19 giugno 2025, l’esito dei lavori
Consulta l'esito della riunione
Provvedimento |
Sintesi del contenuto |
Posizione politica |
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Approvazione dei report e dei verbali delle sedute del 29 maggio 2025 e del 12 giugno 2025 |
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Intesa, ai sensi dell’articolo 3, comma 2, della legge 22 giugno 2016, n. 112, sullo schema di decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali e del Ministro per le disabilità, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze ed il Ministro della salute, relativo al riparto, per l’annualità 2024, delle risorse del Fondo per l’assistenza alle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare |
Lo schema di decreto in oggetto dispone il riparto 2024 del Fondo per l’assistenza alle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare (Fondo “Dopo di Noi”), pari a 72,2 mln di euro. Rispetto agli anni precedenti, il Fondo è stato interessato da un taglio lineare pari a quasi 4 mln. Inoltre, in conseguenza della raccomandazione della Corte dei Conti di rivedere i criteri di riparto del Fondo in coerenza con le effettive esigenze dei singoli territori, il decreto introduce nuovi criteri di riparto definiti dal Tavolo tecnico istituito dal MLPS, in via sperimentale e progressiva per gli anni 2024, 2025 e 2026 e in concorrenza con i criteri già individuati. Per il 2024: – l’80% delle risorse è attribuito sulla base dei criteri esistenti (quota di popolazione regionale nella fascia d’età 18-64 anni); – il restante 20% delle risorse è attribuito in ragione della quota di persone con disabilità grave di età compresa tra 18 e 64 anni che vivono in famiglia come figli, da sole o che sono istituzionalizzate, stimata sulla base dei dati forniti dall’ISTAT e dall’INPS. Sul testo dello schema di decreto c’è stato un lungo confronto tecnico. Durante la Conferenza Unificata del 17 aprile, l’ANCI ha espresso l’intesa, ma su richiesta delle Regioni si è deciso di rinviare e riaprire il confronto tecnico. |
Mancata intesa da parte delle Regioni. ANCI ha espresso intesa manifestando preoccupazione per il grave ritardo accumulato e chiede la massima collaborazione di tutti i soggetti coinvolti al fine di procedere quanto prima all’erogazione delle risorse finalizzate ad interventi rivolti a una platea di cittadini particolarmente fragili. |
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Intesa, ai sensi dell’articolo 8, comma 6, della legge 5 giugno 2003, n. 131, sullo schema di decreto del Ministro delle imprese e del made in Italy, di concerto con il Ministro per la pubblica amministrazione, concernente il differimento del termine di attuazione delle nuove specifiche tecniche del sistema degli sportelli unici per le attività produttive di cui all’articolo 2, comma 2, del decreto del 26 settembre 2023, pubblicato nella G.U. n. 276 del 25 novembre 2023 |
Il DM recepisce una espressa richiesta dell’ANCI di prorogare il termine entro il quale i Comuni sono tenuti ad adeguarsi alle nuove specifiche tecniche (ossia le regole informatiche di comunicazione) del sistema dei SUAP, come definito dall’art. 2, c. 2, del DM 26 settembre 2023. Tale termine era originariamente fissato al 26 luglio 2025, ossia 12 mesi a decorrere dalla data di comunicazione, ad opera di Unioncamere, dell’operatività della componente Catalogo, avvenuta il 26 luglio 2024. Molti Comuni, tuttavia, ci hanno segnalato in questi mesi diverse criticità connesse al percorso di implementazione delle specifiche, dovute essenzialmente al non completo rilascio di tutte le funzionalità della componente Catalogo. Ciò ha portato ad una richiesta di proroga accordata con il DM in oggetto che ha fissato il nuovo termine alla data del 26 febbraio 2026. |
Intesa. ANCI ha colto l’occasione per ribadire l’esigenza, in considerazione della complessità del percorso di implementazione delle specifiche e della pluralità di attori coinvolti (in primis Comuni ma anche tutte le PA/Enti terzi che intervengono nei procedimenti amministrativi) di attivare una sede permanente di confronto istituzionale, per accompagnare e supportare al meglio le amministrazioni nei percorsi di sviluppo ed evoluzione dei SUAP e nella relativa implementazione dell’investimento 2.2.3 M1.C1 del PNRR. |
3 |
Parere, ai sensi dell’articolo 18, comma 1, della legge 11 novembre 2011, n. 180, sul “disegno di legge annuale sulle piccole e medie imprese” |
Il DDL è attuativo dell’art. 18 della legge 180/2011, disposizione che al fine di dare esecuzione alla comunicazione della Commissione europea COM (2008) 394 definitivo, prevede che, entro il 30 giugno di ogni anno il Governo, su proposta del Ministro delle Imprese e del made in Italy presenta alle Camere un disegno di legge annuale per la tutela e lo sviluppo delle micro, piccole e medie imprese. Il DDL detta disposizioni che riguardano: 1. l’aggregazione e la crescita dimensionale delle imprese, attraverso incentivi fiscali per la promozione della costituzione della rete soggetto e al sostegno di settori strategici, la delega al Governo per l’istituzione delle centrali consortili; 2. misure di semplificazione per l’accesso al credito; 3. misure di semplificazione come l’esonero dall’assicurazione obbligatoria per i carrelli elevatori e per altri veicoli utilizzati dalle imprese in zone portuali e aeroportuali, modelli semplificati di organizzazione e gestione in materia di salute e sicurezza sul luogo di lavoro e formazione dei lavoratori in CIG; 4. la lotta alle false recensioni online; 5. la delega del governo per il riordino della disciplina e realizzazione del T.U. in favore delle Start up e Pmi innovative. Il DDL non contiene profili di interesse diretto dei Comuni. |
Parere favorevole |
4 |
Parere, ai sensi dell’articolo 16, comma 1, della legge 27 dicembre 2023, n. 206, sullo schema di decreto di adozione delle linee guida, su proposta del Ministro delle imprese e del made in Italy, di concerto con il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti e con il Ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica, concernenti disposizioni sull’approvvigionamento di forniture di qualità per le amministrazioni pubbliche |
Le Linee guida sono volte a valorizzare la qualità dei prodotti italiani ed europei (compresa la sostenibilità ambientale e sociale) e favorire la partecipazione delle micro, piccole e medie imprese, anche di prossimità, agli appalti pubblici. Le Linee guida si applicano alle procedure di affidamento degli appalti pubblici per la fornitura di prodotti, con riferimento alle stazioni appaltanti definite dal Codice dei contratti. Fissano dei principi generali:
Sono definiti, inoltre, i criteri per la misurazione del livello qualitativo dei prodotti e della loro produzione anche sotto il profilo della sostenibilità. In tal senso, hanno rilevanza le certificazioni come ISO 9001:2025, la prossimità geografica, la tracciabilità dei prodotti, l’inserimento di Criteri Ambientali Minimi specifici nella valutazione delle offerte. |
Parere favorevole. ANCI ha evidenziato che l’attuazione delle Linee guida comporta ulteriori adempimenti per le amministrazioni comunali, in particolare per il personale addetto alla predisposizione dei procedimenti di gara. Si ritiene necessario, dunque, prevedere un apposito percorso formativo. |
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Parere, ai sensi dell’articolo 14, comma 6, del decreto-legge 16 settembre 2024, n. 131 convertito, con modificazioni, dalla legge 14 novembre 2024, n. 166, sullo schema del “Piano di azione per il miglioramento della qualità dell’aria” |
Il Piano è stato elaborato dalla Cabina di Regia istituita ai sensi dell’art.14 del decreto-legge 16 settembre 2024, n. 131, a cui siedono le Regioni in infrazione, ha la finalità di mettere in campo azioni incisive, di carattere normativo/regolatorio, finanziario e programmatico in un arco di tempo limitato ovvero 24 mesi, per assicurare l’esecuzione della sentenza della Corte di giustizia dell’Unione europea del 10 novembre 2020, sia in merito ai superamenti, in zone e agglomerati urbani del territorio italiano, dei valori limite di biossido di azoto NO2, sia in merito ai superamenti, in zone e agglomerati urbani del territorio italiano, dei valori limite di materiale particolato PM10. Il Piano è strutturato in 4 ambiti di intervento: uno trasversale (misure informative, di raccordo sui dati e di sensibilizzazione) e tre tematici (agricoltura, mobilità e riscaldamento civile). Per ciascun ambito di intervento sono individuate specifiche azioni operative (e alcune sono misure normative) e relative risorse. Rispetto alle misure di competenza / o interesse dei Comuni:
L’istruttoria tecnica e politica è in corso da gennaio scorso. ANCI è sempre stata coinvolta e i Comuni sono stati inseriti dove competenza comunale come soggetti attuatori, in luogo delle Regioni. |
Parere favorevole con la raccomandazione al Governo di coinvolgere in tutti i passaggi attuativi, relativi alle azioni individuate, l’ANCI / i Comuni, anche dove le Regioni sono soggetti attuatori. |
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Parere, ai sensi dell’articolo 9, comma 3, del decreto legislativo 28 agosto 1997 n. 281, sullo schema di disegno di legge recante “Disposizioni in materia di sicurezza delle attività subacquee” |
Lo schema di Disegno di legge disciplina le attività destinate a svolgersi nella dimensione subacquea in aree sottoposte alla sovranità o comunque alla giurisdizione nazionale e, limitatamente alle infrastrutture di interesse nazionale, nell’alto mare, per esigenze di sicurezza delle infrastrutture e di tutela della vita e delle persone operanti nella dimensione subacquea. A tal fine si provvede all’istituzione di un’apposita Agenzia per la sicurezza delle attività subacquee (ASAS), alle dipendenze funzionali della Presidenza nel Consiglio dei ministri, cui sono attribuiti compiti trasversali tra gli altri il potere di coordinare e controllare le attività subacquee civili al fine di evitare interferenze tra acque militari, di polizia e civili. Il DDL non contiene profili di interesse diretto dei Comuni. |
Parere favorevole |
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Parere, ai sensi dell’articolo 4, comma 2, del decreto 23 dicembre 2024, n. 463 del Ministro della cultura recante “Criteri e modalità per l’assegnazione e la liquidazione dei contributi allo spettacolo dal vivo, a valere sul Fondo Nazionale per lo Spettacolo dal Vivo”, sullo schema di sotto riparto delle risorse assegnate ai sensi del decreto 6 marzo 2025, n. 56 del Ministro della cultura sui capitoli del Fondo nazionale per lo spettacolo dal vivo per l’annualità 2025 |
Si tratta del parere sul sotto riparto delle risorse assegnate ai capitoli del Fondo nazionale per lo spettacolo dal vivo per l’annualità 2025, di cui al decreto ministeriale 6 marzo 2025, n. 56. Il riparto generale è già passato in CU poche settimane fa, qui si allocano le risorse sulle varie sottocategorie dello spettacolo dal vivo. Il provvedimento è stato ampiamente condiviso in sede tecnica. |
Parere favorevole |
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Designazione, ai sensi dell’articolo 3 del decreto 25 novembre 2011, n. 325 del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze e il Ministro per i rapporti con le regioni, di un componente supplente delle regioni in seno al Comitato paritetico dell’Osservatorio nazionale per il supporto alla programmazione e per il monitoraggio del trasporto pubblico locale e della mobilità locale sostenibile, di cui all’articolo 1, comma 300, della legge 24 dicembre 2007, n. 244 |
Designazione acquisita |
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Informativa, ai sensi dell’articolo 9, comma 2, lettera e), del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, relativa all’Agenda per la semplificazione – modulistica edilizia: definizione tracciati dati |
Si tratta di un adempimento tecnico. Ci informano che sono stati definiti e pubblicati i tracciati dati sulla nuova modulistica edilizia, sulla quale è stato sancito l’accordo in sede di Conferenza unificata lo scorso 27 marzo 2025. I tracciati dati sono indicazioni operative informatiche utili per la gestione telematica delle pratiche. |
Presa d’atto |
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Informativa, ai sensi dell’articolo 9, comma 2, lettera e), del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, relativa all’Agenda per la semplificazione – nuova modulistica standardizzata: definizione tracciati dati – settore turismo |
A seguito dell’approvazione, in Conferenza Unificata, della modulistica standardizzata per la presentazione di istanze al SUAP in materia di turismo, si attendeva la relativa definizione dei tracciati dati, ossia delle regole informatiche per digitalizzare i moduli. |
Presa d’atto |
11 |
Intesa, ai sensi dell’articolo 1, comma 1252, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, sullo schema di decreto della Ministra per la famiglia, la natalità e le pari opportunità di riparto delle risorse del “Fondo per le politiche della famiglia” per l’anno 2025 |
Lo schema di decreto dispone il riparto del Fondo Politiche per la Famiglia per l’anno 2025, che ammonta complessivamente a euro 87.187.236,00, di cui 32.000.000,00 (con un incremento di oltre 3 milioni di euro) ad attività di competenza regionale e degli Enti locali relative dirette a finanziare iniziative per il potenziamento delle funzioni dei Centri per la famiglia. I medesimi Centri, erogano, altresì:
Il riparto tra le regioni è effettuato sulla base dei criteri del FNPS. Le risorse sono trasferite alle Regioni su loro richiesta (corredata da delibera regionale e piano operativo) da inviare entro 90 gg dalla pubblicazione del decreto in G.U. previa verifica da parte del dipartimento della coerenza delle azioni programmate adottate in accordo con le Autonomie locali con gli obiettivi stabiliti dal decreto. |
Intesa. ANCI al fine di valutare le ricadute sui territori e garantire il coordinamento degli interventi nazionali, regionali e locali, ha raccomandato la condivisione, anche attraverso una opportuna informativa in sede di Conferenza Unificata, degli esiti del monitoraggio effettuato dal Dipartimento Famiglia sugli interventi realizzati con il suddetto fondo. |
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Presa d’atto della trasmissione del Rapporto annuale sull’attività di vigilanza sull’emissione deliberata nell’ambiente di organismi geneticamente modificati – Anno 2024, ai sensi dell’Allegato I, punto VII, punto 2 del decreto del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, di concerto con il Ministro della salute e il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, dell’8 novembre 2017 |
Si tratta del rapporto annuale redatto dall’autorità nazionale competente comprendente una valutazione complessiva dei risultati ed eventuali indicazioni correttive sull’emissione deliberata nell’ambiente di organismi geneticamente modificati (OGM); anche al fine di razionalizzare l’attività di vigilanza, che lo trasmette al Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, al Ministero della salute e alla Conferenza unificata; tale rapporto viene pubblicato sul sito istituzionale del Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica entro il 30 giugno di ogni anno successivo a quello cui fa riferimento l’attività di vigilanza effettuata |
Presa d’atto |