• Giugno 24, 2025
di Redazione Anci

Accoglienza e integrazione

Immigrazione, D’Alberto: “Il SAI è un sistema solido e strutturato, lavoriamo per il rafforzamento”

Il delegato Anci all’Immigrazione ha partecipato al Forum del terzo settore. “Accoglienza ed integrazione sono un’opportunità di crescita complessiva dei territori”
Immigrazione, D’Alberto: “Il SAI è un sistema solido e strutturato, lavoriamo per il rafforzamento”

Questa mattina, presso la Sala del Caroccio del Campidoglio a Roma, si è tenuto l’incontro promosso dal Forum del Terzo settore “Migrazioni, Diritti, Inclusione. Un’agenda condivisa per l’Italia che cambia” un’occasione di confronto sulle criticità, ma anche sulle prospettive future dell’accoglienza e dell’integrazione nel nostro Paese, mettendo in dialogo istituzioni, organizzazione del Terzo settore e rappresentanti delle comunità straniere.
“Sul tema dell’immigrazione serve un rapporto organico tra tutti i livelli istituzionali, con un intervento multilivello dove ciascuno è chiamato a svolgere la propria parte, considerate le competenze specifiche di ognuno e con particolare riferimento alla necessità di coinvolgere a pieno regime anche le Regioni. Se rileggiamo la storia dei flussi di arrivi di persone migranti di questi anni, vediamo che la rete istituzionale più solida che ha retto, anche a traumatiche modifiche normative, è il sistema di protezione a titolarità comunale. Sono i Comuni che, come enti di prossimità, operano in stretta connessione con il terzo settore, fondamentale in un’ottica di sussidiarietà orizzontale”. Lo ha affermato nel suo intervento il Sindaco di Teramo, Gianguido D’Alberto, delegato ANCI Immigrazione, politiche per l’integrazione e accoglienza.
Nel segnalare le criticità, che il sistema di accoglienza sta attraversando, il delegato ha aggiunto “Dobbiamo uscire dalla logica della precarietà e della temporaneità del progetto a scadenza, ed entrare in quello strutturale dei servizi. Il Sai, nella filiera dell’integrazione, è il segmento che ha dimostrato di funzionare più di ogni altro, perciò – ha auspicato – va ampliata la sua potenzialità, a partire dalle novità introdotte dal Patto europeo sull’asilo e la migrazione, offrendo servizi di integrazione a tutti i richiedenti. L’accoglienza, attraverso l’integrazione, diventa un’opportunità complessiva non solo per gli accolti, ma per le comunità”.