- Giugno 12, 2025
Piccoli Comuni
Santoni: “Per i piccoli Comuni il cambiamento si costruisce insieme valorizzando quanto già esiste”
Il Coordinatore nazionale Anci dei piccoli Comuni, è intervenuto al Seminario Estivo 2025 della Fondazione Symbola a Mantova
“Ai piccoli Comuni devono essere dati gli strumenti capaci di tenere insieme innovazione e tradizione, coesione sociale e nuove tecnologie, popolazione e legami con territori e comunità. Siamo però consapevoli che il cambiamento non arriva da fuori ma nasce dall’interno valorizzando ciò che esiste. Si deve partire dalla valorizzazione dei territori da rendere sempre più accoglienti e dotati di servizi, il cambiamento non si aspetta ma si costruisce insieme”. Lo ha affermato Alessandro Santoni, sindaco di San Benedetto Val di Sambro e Coordinatore nazionale Anci dei piccoli Comuni, intervenendo al Seminario Estivo 2025 della Fondazione Symbola che si è aperto oggi a Mantova. Una tre giorni per discutere di Sostenibilità, Europa e futuro, su un tema che ci ricorda che il nostro Paese – con una bellezza che caratterizza territori e comunità – può generare un’economia e una società più a misura d’uomo, incrociando innovazione e tradizione, coesione sociale, nuove tecnologie, sostenibilità e competitività.
“Il lavoro che stiamo portando avanti come Consulta nazionale si basa su aspetti imprescindibili”, ha spiegato Santoni. “I piccoli Comuni sono una risorsa per il sistema Italia nel suo complesso per questo, è necessario lavorare su politiche strutturali condivise e coerenti a livello di ambiti territoriali diversi”. Infine, deve “cambiare il paradigma del racconto e dobbiamo riuscire a far conoscere i piccoli Comuni nella loro vitalità, nella loro possibilità di offrire opportunità anche per giovani, famiglie, lavoratori e turisti”.
“E’ partendo da questi concetti che stiamo lavorando all’agenda Anci Controesodo, con un approccio pragmatico che ci sta portando – ha aggiunto il Coordinatore – ad individuare proposte concrete sulle politiche familiari, sul personale in servizio nelle pubbliche amministrazioni, sul turismo, sulle situazioni di fiscalità di vantaggio, sui servizi alle politiche dell’abitare e per il superamento del divario digitale”.
Nel percorso di costruzione dell’Agenda Controesodo, “vogliamo sfruttare al meglio la grande peculiarità che caratterizza dei piccoli Comuni, ossia quella di riuscire a valorizzare il capitale umano il capitale sociale e relazionale che da sempre contraddistingue le persone che abitano i piccoli comuni e che rende capace questi territori di superare le diffidenze di superare e rompere le differenze e gli isolamenti”. Un approccio che per Santoni offre “la possibilità alle persone che ci vivono o che arrivano, siano nuovi residenti piuttosto che turisti o anche studenti fuori sede, di trovare un contesto in cui inserirsi naturalmente, ciascuno secondo le proprie competenze e passioni trovando spazi reali in cui riuscire ad esprimersi”.