• Maggio 29, 2025
di Redazione Anci

Accoglienza

Conferenza soccorso in mare, D’Alberto: “Sistema SAI modello per reale integrazione, va potenziato”

Festival Culture, il delegato Anci all'immigrazione Gianguido D'Alberto è intervenuto alla conferenza a Ravenna
Conferenza soccorso in mare, D’Alberto: “Sistema SAI modello per reale integrazione, va potenziato”
“Quello che stiamo affrontando oggi è un tema che ci chiama tutti a responsabilità, perché dietro questo tema c’è il diritto alla vita. E come hanno dimostrato, più di ogni altra cosa, le testimonianze dei ragazzi che abbiamo ascoltato oggi, una delle risposte più  importanti che il nostro paese riesce a dare in tema di accoglienza e integrazione è il sistema SAI. Un sistema che rappresenta il tassello fondamentale della filiera che va dalla prima accoglienza alla permanenza strutturata sul territorio dei migranti che va integrato sempre più con il nostro sistema di welfare, perché non è più possibile considerare separatamente esigenze comuni”. Così il sindaco di Teramo e delegato Anci all’immigrazione, politiche dell’accoglienza e dell’integrazione Gianguido D’Alberto che questa mattina ha partecipato come relatore alla Conferenza nazionale sul soccorso in mare “Mediterraneo oggi: libertà di muoversi, dovere di salvare”, che si è svolto a Ravenna nell’ambito del Festival delle Culture.
L’intervento di D’Alberto si è mosso in particolare lungo due direttrici: la tutela multilivello dei diritti umani connessa alle politiche di accoglienza e integrazione che oggi vedono i Comuni sempre più protagonisti, accompagnata alla necessità di rafforzare sempre più il sistema SAI, anche alla luce del nuovo Patto europeo che prevede che tutti i richiedenti asilo, se non interessati dalla procedura accelerata, debbano accedere ai percorsi di integrazione sociale, linguistica e lavorativa, e la necessità di un coordinamento tra le città individuate come “porti sicuri” per affrontare in maniera uniforme tutte le questioni legate agli sbarchi.
“Il porto sicuro non è un luogo fisico – ha proseguito D’Alberto – ma un sistema nel quale l’arrivo sul territorio non è slegato dall’accoglienza e dall’integrazione. Lo hanno dimostrato le comunità di Ravenna, di Ancona, che attraverso una rete solidale orizzontale riescono a dare risposte concrete e fondamentali. Come Anci – nel corso di un’audizione parlamentare – abbiamo evidenziato quelle che sono le attuali criticità, a partire dalla mancata definizione dei criteri per l’assegnazione dei porti di sbarco. Inoltre la gestione degli sbarchi non può più essere gestita in maniera emergenziale ma deve diventare ordinaria, organica e strutturale”.
Nel suo intervento il sindaco ha poi evidenziato come sia “necessario spostare sempre di più l’asse degli investimenti dalla primissima accoglienza al sistema SAI, richiesta che faremo a tutti i tavoli. È inoltre necessario, e come Anci siamo pronti a sostenere questo percorso, che ci sia un coordinamento strutturato tra le città porto sicuro, che consenta di dare risposte uniformi sul territorio, cosa che oggi non avviene, e  ci dia la forza di trattare anche su questo tema con il Governo. Bisogna superare la logica dell’immigrazione e dell’accoglienza come mero dato statistico, uscendo dalla da logica dei numeri e spostandoci sulla logica persona, che va messa al centro di ogni azione”.