• Maggio 29, 2025
di Giuseppe Pellicanò

Parola al delegato

Politiche abitative, Funaro: “Misure adeguate perché il diritto alla casa sia accessibile a tutti”

La delegata alle Politiche abitative e sindaca di Firenze: “La legge della Regione Toscana è importante per governare l’impatto del turismo sulle città, siamo ancora in attesa di un intervento normativo nazionale che possa sostenere i comuni”
Politiche abitative, Funaro: “Misure adeguate perché il diritto alla casa sia accessibile a tutti”

Piano casa, fondi per il welfare abitativo, la questione attualissima degli affitti brevi che rischiano di modificare il volto dei centri storici delle nostre città. Senza dimenticare il tema della valorizzazione del patrimonio immobiliare e della tassa di soggiorno, Su questi temi centrali per la costruzione di una organica politica dell’abitare, abbiamo intervistato la sindaca di Firenze, Sara Funaro, delegata Anci alle Politiche abitative.

Il Piano casa Italia 2025 pone nuovamente l’accento sul tema delle politiche abitative. Dal punto di vista Anci quali sono le priorità per rendere attuabile ed efficace l’iniziativa?

È ormai evidente che il tema dell’abitare riguardi tutte le città a livello internazionale e che sia sempre più urgente riuscire a mettere in campo politiche adeguate perché il diritto alla casa sia accessibile a tutti, famiglie, studenti, lavoratori, giovani e meno giovani, persone fragili, coppie. Il Piano Casa Italia 2025 ha un finanziamento di 100 milioni di cui 50 milioni nel 2027 e 50 milioni nel 2028 poi ci sono i 560 milioni di euro della legge di bilancio per gli esercizi finanziari 2028-2030. Ma abbiamo bisogno di risposte adesso. È fondamentale che ci sia collaborazione tra i vari livelli istituzionali perché i comuni non siano lasciati soli di fronte all’emergenza abitativa, dobbiamo riuscire a lavorare assieme per trovare nuovi finanziamenti e realizzare gli interventi più adeguati.

Altro tema caldo è quello dei Fondi per il welfare abitativo (fondo affitti e morosità incolpevole) necessari per dare risposte immediate all’emergenza casa nelle città

Abbiamo già fatto emergere con forza la necessità di rifinanziare i 330 milioni di euro del fondo affitti che dal 2022 risulta azzerato e di aumentare la dotazione del fondo morosità incolpevole che, anche se finanziato con 10milioni di euro con l’ultima legge di bilancio, risulta comunque insufficiente. Entrambi questi strumenti sono utili a costruire delle prime risposte che inserite una complessiva strategia sull’abitare possono venire incontro alle esigenze di chi è in difficoltà.

Vi è la questione degli investimenti che devono essere sostenuti da risorse sufficienti per il recupero e la manutenzione patrimonio immobiliare comunale

Le città stanno ristrutturando il loro patrimonio di edilizia popolare. Non basta, servono risorse nazionali, che al momento non sono previste. Come comune di Firenze abbiamo stanziato 20milioni di euro in tre anni con un impegno straordinario per intervenire sull’insieme degli alloggi di risulta sfitti ma non tutti i comuni sono in grado di reggere questo sforzo, penso a quelli più piccoli, e il sostegno in questa direzione è fondamentale. Solo in questo modo si possono rimettere quanto prima a disposizione nuovi alloggi per gli aventi diritto.

L’Anci chiede anche il riordino della materia con l’approvazione di una Legge quadro sull’Edilizia residenziale pubblica. Quali i suoi vantaggi?

Una legge quadro sull’ERP può essere uno strumento chiave per sostenere i piani delle singole amministrazioni che da sole stanno facendo sforzi enormi. Può essere utile avere una base normativa che garantisca un’uniformità dei diritti di accesso e permanenza all’edilizia pubblica, stabilisca con certezza risorse e finanziamenti degli immobili, metta in campo strategie, criteri e contributi per la loro manutenzione.

Turismo ed affitti brevi: il comune di Firenze ha da poco ‘liberato’ il centro della città patrimonio Unesco dalle keybox vietate da una delibera del Consiglio comunale, quali i prossimi obiettivi?

Per un turismo sempre più sostenibile abbiamo approvato in Giunta un piano in 10 punti, che partiva proprio dal divieto delle keybox ma che poi si concentrava su altre tematiche molto sentite e importanti, dal divieto dell’utilizzo di amplificatori della voce per le guide turistiche, per una questione di vivibilità, alla regolamentazione di veicoli atipici, golf car, caddy e risciò. Abbiamo adottato una variante al Piano operativo che inserisce nello strumento urbanistico il blocco a nuovi affitti turistici brevi nel centro Unesco di Firenze. Abbiamo approvato da poco, inoltre, un regolamento che ha introdotto ulteriori criteri precisi: un limite minimo di 28 mq per le civili abitazioni in cui poter svolgere attività di locazioni turistiche brevi, oltre all’istituzione di un Registro comunale, alla necessità di autorizzazioni valide 5 anni legate sia al proprietario che all’abitazione (decadono quindi in caso di compravendita), a sanzioni da 1000 a 10 mila euro per i titolari di attività fuori regola. Lo abbiamo fatto sfruttando le opportunità offerte dal nuovo testo unico sul Turismo della Regione Toscana, il Governo l’ha impugnato, noi stiamo andando avanti convinti di essere sulla strada giusta. Quella della Regione Toscana è una legge importante per governare l’impatto del turismo sulle città, siamo ancora in attesa di un intervento normativo in materia a livello nazionale che possa sostenere i comuni.

La fruizione turistica delle città d’arte si collega anche al tema strategico per i Comuni della gestione dei proventi della tassa di soggiorno

I proventi della tassa di soggiorno sono destinati ai servizi ai cittadini, dal trasporto pubblico locale ai servizi culturali passando per la manutenzione del patrimonio arboreo, storico monumentale e quant’altro. Un punto cruciale è quello della riscossione, da anni come Comune di Firenze abbiamo un accordo con la piattaforma Airbnb a questo proposito. Ed è necessario anche lavorare sul contrasto all’evasione.