- Novembre 19, 2014
Notizie
Maltempo – Zubbani (Carrara): “Sblocco patto di Stabilità da solo non basta, serve piano pluriennale di interventi”
“Come sindaco di una città plurialluvionata, accolgo con grande favore l’apertura...“Come sindaco di una città plurialluvionata, accolgo con grande favore l’apertura del sottosegretario Delrio sul possibile esonero dal patto di stabilità per i Comuni colpiti dal maltempo. Ma questo sblocco, chiesto da tempo dai Comuni per le opere anti dissesto idrogeologico, da solo non basta. Serve un piano pluriennale per uscire dalla logica delle somme urgenze ed arrivare ad opere realizzate con risorse, tempi e procedure corretti”. Lo afferma il sindaco di Carrara, Angelo Zubbani, a due settimane dall’alluvione che ha flagellato il quartiere di Marina di Carrara, provocando il crollo di un argine del torrente Carrione e l’evacuazione di circa 7 mila persone.
“Sotto il profilo della messa in sicurezza dell’argine siamo a buon punto: entro venerdì dovrebbero finire i lavori per la palificazione del tratto crollato”, spiega al telefono Zubbani. “Ma lungo il torrente Carrione sono aperti 14 cantieri per l’asporto di materiale accumulato presso i punti di attraversamento, oppure per gli sfaldamenti che la furia della corrente ha provocato”, aggiunge il sindaco che si dice moderatamente ottimista. “Le previsioni meteo sono buone fino a domenica, questo ci aiuterà a chiudere anche alcuni degli altri 14 cantieri”.
Ma come si esce dalle somme urgenze per ridisegnare un corretto equilibrio idrogeologico? “Ci vuole un piano decennale e soprattutto – sottolinea il sindaco di Carrara – un forte cambio di cultura sul rispetto del territorio, in questi anni violentato per le esigenze più diverse. Anche quando si realizzavano piani di edilizia popolare per dare buone risposte abitative e magari – argomenta Zubbani – pessime risposte sotto il profilo delle opere di urbanizzazione”.
Per il sindaco apuano non è solo un problema di risorse. “Si deve partire da nuovi progetti condivisi, ma le risorse non si devono stanziare tutte in un anno perché, pur avendole, non si spenderebbero. E’ necessario – spiega – il concorso di tutti dal governo, alle regioni, agli enti locali ed ai cittadini. Ogni anno queste risorse devono arrivare dal livello centrale fino al cittadino, e di lì iniziare la messa in sicurezza del territorio”.
E poi bisogna fare i conti con la burocrazia che rallenta l’erogazione dei risarcimenti a cittadini e imprese. “Il vero problema sono le ordinanze di protezione civile che attuano gli stanziamenti decisi dal governo. Le procedure – denuncia Zubbani – prevedono un meccanismo infernale che fa sì che i soldi o non arrivano o rimangono per la metà inutilizzati. Ci vorrebbe un atto fiduciario tra Stato, cittadini ed imprese, in modo che, quando il danno è evidente, si possa elargire con procedure più snelle ed autocertificazioni almeno il 50 per cento dei fondi in acconto”, conclude il sindaco di Carrara. (gp)