• Novembre 18, 2014
di anci_admin

Comunicati Stampa Anci

Legge di stabilità – Direttivo ANCI, bene negoziato con Governo, ma restano questioni aperte

‘’Apprezziamo gli esiti del negoziato condotto con il Governo sulle misure previste nell...

‘’Apprezziamo gli esiti del negoziato condotto con il Governo sulle misure previste nella Legge di stabilita’ che riguardano i Comuni, e auspichiamo di vederne gli effetti concreti in sede di conversione parlamentare. Restano alcune questioni aperte, che saranno al centro del confronto con i gruppi parlamentari, proprio nel corso dell’iter di conversione della Legge di stabilita’’’. Lo afferma il presidente dell’ANCI, Piero Fassino, rendendo conto dell’esito del Direttivo dell’Associazione che si e’ riunito oggi a Roma.
‘’Abbiamo ricordato e apprezzato – spiega Fassino – le misure concordate con il governo come, a titolo di mero esempio, la possibilita’ di utilizzare nel 2015 gli oneri di urbanizzazione nel capitolo di spesa corrente; la possibilita’ di rinegoziazione dei mutui per tutti i Comuni, compresi quelli che lo avevano gia’ fatto; l’impegno del Governo a farsi carico degli interessi sull’accensione di nuovi mutui; la gradualizzazione del Fondo per il riassorbimento residui attivi, che diventa trentennale;  la gradualizzazione del Fondo per i crediti di dubbia esigibilita’; la rimozione di molti vincoli a favore dell’autonomia dei Comuni nel raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica’’.
Restano pero’ in piedi provvedimenti che ancora mettono in seria difficolta’ gli enti locali, a partire ‘’dal taglio lineare di 1,5 miliardi e dall’ulteriore taglio di 1 miliardo a Province e Citta’ metropolitane. Inoltre e’ ancora necessario – rimarca Fassino – definire l’erogazione dei crediti vantati dai Comuni e relativi agli ultimi tre anni, riguardanti il ristoro delle spese per il mantenimento degli uffici giudiziari’’. E se il Governo ha stabilito che dal primo settembre 2015 queste spese andranno finalmente in capo allo Stato, ‘’dobbiamo ancora avere garanzie sul rimborso delle spese che i Comuni continueranno a sostenere fino a quella data’’, precisa Fassino.
Il vicepresidente dell’ANCI, Paolo Perrone, si sofferma poi su un’ulteriore criticita’: ‘‘Ci sono circa 350 Comuni – spiega – che hanno gia’ sperimentato i criteri della nuova contabilita’ per gli enti locali, sostenendo un lodevole sforzo. Chiediamo che si valuti l’esito di questa sperimentazione facendo attenzione che nessuno di questi Comuni risulti penalizzato’’.
Su questi temi, ribadisce infine il presidente del Consiglio nazionale Enzo Bianco, ‘’avvieremo il confronto con le forze politiche in sede parlamentare: non c’e’ subbio sul fatto – spiega – che i Comuni non possano essere soddisfatti degli ulteriori tagli scaricati addosso alle amministrazioni locali, ma pensiamo che la trattativa con il Governo abbia portato a sensibili miglioramenti: con la prima stesura della Legge di stabilita’ piu’ di mille Comuni, molti dei quali nel sud Italia, rischiavano il dissesto. Oggi la situazione rimane comunque difficile e richiedera’ grossi sacrifici, ma e’ anche meno drammatica’’.