- Novembre 15, 2014
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Masetti: “Non più rinviabile presa di posizione su Protezione civile”
“Esprimo insieme a tutta l'Anci le più sincere condoglianze alle famiglie delle persone...
“Esprimo insieme a tutta l’Anci le più sincere condoglianze alle famiglie delle persone che in questi durissimi giorni di maltempo hanno perso la vita in varie regioni d’Italia. Voglio ringraziare ancora una volta i tanti amministratori e dipendenti pubblici locali, componenti delle strutture operative e di volontariato di Protezione civile, per l’immenso lavoro che stanno svolgendo nei tanti territori colpiti dal maltempo di questi giorni’’. Lo afferma il delegato Anci alla Protezione civile, Paolo Masetti, che prosegue: ‘’Sono solidale inoltre con il prefetto Gabrielli, capo del Dipartimento della Protezione Civile, che proprio in questi giorni sta ribadendo come il sistema di protezione civile sia costretto ad operare da tempo con strumenti non adeguati a causa di incaute e sbrigative revisioni normative. Una situazione particolarmente critica che rende non più rinviabile una presa di posizione forte ed incisiva’’.
“Anci propone quindi al Governo centrale e ai governi regionali – aggiunge Masetti – una mobilitazione generale su tre direttrici. La prima per far partire i cantieri della prevenzione strutturale, prevedendo la rimozione del Patto di stabilità per i Comuni che investono in prevenzione. La seconda per consentire ai Sindaci di poter interpretare compiutamente il dettato normativo, escludendo dal patto di stabilità anche gli investimenti in prevenzione non strutturale, nella consapevolezza che la sola prevenzione strutturale non potrà essere mai risolutiva. La terza per ridare slancio al Servizio nazionale della protezione civile, da noi considerato come unico strumento valido per fronteggiare le calamità e le emergenze che, come purtroppo sappiamo, non si fermano in attesa del completamento dei cantieri della messa in sicurezza territoriale’’.
Per Masetti “occorre ripartire dalla Protezione civile come sistema nazionale sussidiario articolato dai Comuni al Governo centrale, con capacità operative, linee di comando chiare, risorse garantite, un quadro normativo semplice e non conflittuale e la possibilità di integrare le risorse umane attualmente in servizio con nuove professionalità, specialmente nei Comuni e nelle Unioni’’. (com)