- Novembre 14, 2014
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Mezzogiorno – Fanelli: “Zone franche strategiche per ripresa Sud ma si torni al loro disegno originario tax free”
“Le zone franche possono essere un volano strategico per la ripresa del Mezzogiorno e come Anc...“Le zone franche possono essere un volano strategico per la ripresa del Mezzogiorno e come Anci abbiamo lavorato a lungo per la loro riuscita. Ma il disegno originario dell’istituto, autorizzato in sede europea, si è affievolito negli anni per la progressiva decurtazione delle risorse. Per questo bisognerebbe stanziarne di adeguate e tornare all’impianto originario ed al sistema di detassazione completa”. Lo afferma Micaela Fanelli, delegata Anci alle politiche comunitarie e membro della commissione COTER CdR, commentando le dichiarazioni del ministro per gli Affari regionali, Maria Carmela Lanzetta che le ha definite ‘un importante catalizzatore per la crescita economica’.
“La verità è che oggi le zone franche e le zone economiche speciali sono un’altra cosa rispetto al progetto originario che prevedeva forti ed illimitate agevolazioni fiscali e previdenziali”, spiega Fanelli. Questo perché è venuta meno la loro portata innovativa tax free: “le esenzioni dalle imposte sui redditi e dai contributi previdenziali non è completo, visto che lo ‘sgravio’ verrà nettizzato soltanto per cinque anni”, spiega la delegata Anci.
“Il decreto legge n.66/2014, convertito con la legge n.89 del 23 giugno 2014, ha ora autorizzato una spesa di 75 milioni di euro per il 2015 e di 100 milioni di euro per il 2016. Il tutto ampliando – aggiunge Fanelli – il novero dei destinatari degli interventi alle Zfu delle regioni non comprese nell’obiettivo convergenza: Cagliari, Iglesias, Quartu Sant’Elena, Velletri, Sora, Pescara, Ventimiglia, Massa-Carrara, Matera oltre a Campobasso”.
In ogni caso per la delegata Anci, la bontà delle zone franche per rianimare i sistemi economici territoriali è fuori discussione, ed è confermata dall’interesse riscontrato nei territori. “Dove sono partite le zone sono state un intervento molto richiesto, i cui esiti potranno essere valutati solo nel tempo”, sottolinea Fanelli.
Il nodo da sciogliere rimane sempre quello delle risorse e della loro continuità. “Alcuni interventi richiedono un notevole incremento di dotazione finanziaria per avere senso e una ricaduta sul territori”, rileva Fanelli. “Penso a Campobasso per il cui avvio le risorse sono state prima appostate e poi cancellate ed infine previste nuovamente”, conclude la delegata Anci. (gp)