• Novembre 12, 2014
di anci_admin

Notizie

Legge di stabilità – Sole24Ore, passi avanti verso local tax di competenza esclusiva dei Comuni

Dal vertice di ieri con il governo, quattro buone notizie per i sindaci e due nodi irrisolti. Le pri...

Dal vertice di ieri con il governo, quattro buone notizie per i sindaci e due nodi irrisolti. Le prime riguardano la disponibilità per i Comuni di utilizzare, per il 2015, gli oneri urbanizzazione, la rinegoziazione dei mutui con Cdp, l’innalzamento delle stime del Fondo per crediti di difficile esigibilità e la discrezionalità sulla spending review. Irrisolte, invece, la modulazione del Fondo sui crediti di difficile esigibilità e la local tax, su cui però il preisdente Anci Piero Fassino si è detto ottimista, dato il “clima costruttivo e propositivo” che il sindaco di Torino auspica porti ad un percorso “condiviso”.
Ad entrare nel merito della local tax è questa mattina il Sole24Ore che individua nello scambio fra l’addizionale Irpef, che si statalizza, e l’Imu dei capannoni che diventa tutta comunale, la chiave di volta della nuova tassa locale. Secondo il quotidiano di Confindustria, poi, il progetto illustrato ai sindaci dal governo prevede che la local tax (anche quella pagata da capannoni, alberghi e centri commerciali) sia locale di nome e di fatto, eliminando la compartecipazione al gettito da parte dello Stato. Su questo però, nota il Sole, bisognerà studiare come  garantire la parità complessiva dello scambio fra Stato e Comuni, ridisegnando magari il fondo di solidarietà.
La nuova architettura fiscale, sempre secondo il quotidiano economico, sull’abitazione principale avrà aliquote più alte ma sconti obbligatori rispetto alla Tasi e quindi più progressività e manderà in pensione anche il gruppo dei tributi “minori”, come la tassa di occupazione del suolo pubblico o l’imposta sulle affissioni.

Saranno quindi determinanti le scelte dei sindaci anche nella distribuzione del conto fra le varie tipologie di immobili anche se, secondo il Sole24Ore, le nuove regole potrebbero imporre all’autonomia locale di esercitarsi su macrocategorie (per esempio abitazione principale, casa affittata, casa sfitta e così via) senza più entrare nei dettagli che hanno creato le 200mila aliquote della Iuc. (ef)
(ef)