• Novembre 7, 2014
di anci_admin

Notizie

#Anci2014 – de Magistris: “Fare sindaco di strada mi ha rigenerato”

MILANO – “Vi parlo da sindaco eletto e appeso ad un appello fatto da alcune associazioni...

MILANO – “Vi parlo da sindaco eletto e appeso ad un appello fatto da alcune associazioni al Consiglio di Stato e qualora fossi di nuovo sospeso tornerei a fare il sindaco di strada, esperienza che mi ha politicamente rigenerato, facendomi ricoprire l’importanza dello stare tra la gente per comprenderne i bisogni e le difficoltà”. Con queste parole il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, ha aperto il suo intervento ai lavori mattutini della XXXI assemblea annuale dell’Anci, in cordo a Milano. Un discorso che il sindaco di Napoli ha incentrato principalmente sulla vicenda giudiziaria che lo ha coinvolto. “Ogni atto che firmiamo – ha detto de Magistris –  è potenzialmente un abuso d’ufficio. Io credo che chi viene eletto dai cittadini, salvo se non tradisce in maniera grave il suo giuramento, debba andare avanti in nome del primato della politica e degli equilibri garantiti dalla costituzione”. Secondo il sindaco di Napoli, poi, “anche il peggior sindaco d’Italia come gradimento ci mette la faccia e la mia esperienza di un mese come sindaco in mezzo alla gente mi ha fatto capire che il coraggio e la responsabilità i cittadini le riconoscono e le apprezzano al di là del gradimento dei sondaggi”.
Entrando nel merito dei lavori, de Magistris ha poi parlato delle Città metropolitane, “riforma storica – ha denunciato – che parte molto male perché il governo, al di là degli impegni presi, non ha ancora messo un euro. La mia Regione ancora trasferisce né risorse né funzioni quindi da gennaio Napoli rischia di avere più governabilità a zero risorse”.
Per il sindaco campano, inoltre, “Renzi deve osare di più sul patto di stabilità, diventato un’asfissia per i Comuni simile a quella che operano gli usurai”. E anche sullo Sblocca Italia il parere di de Magistris è netto: “E’ un’altra norma che mi preoccupa e prendo l’esempio del caso Bagnoli dove la città viene espropriata dei suoi poteri costituzionalmente garantiti. Non vorrei – ha quindi concluso il primo cittadino di Napoli – che con la scusa della semplificazione si apra nuova stagione di commissariamenti”. (ef)