- Novembre 7, 2014
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#Anci2014 – Nardella: “Su legge stabilità confronto specifico su Città metropolitane, non sono copia sbiadita province”
MILANO – “Mi auguro che si possa presto aprire, nell’ambito del dibattito sulla le...MILANO – “Mi auguro che si possa presto aprire, nell’ambito del dibattito sulla legge di Stabilità, un confronto specifico sulle aree metropolitane, per dare forza e concretezza alla specificità istituzionale delle Città Metropolitane che possono dare un contributo concreto all’uscita dalla crisi di tutto il Paese”. E’ l’appello rivolto al governo dal sindaco di Firenze e coordinatore delle Città metropolitane dell’Anci, Dario Nardella. Intervenendo al dibattito sulle riforme della legge Delrio, che ha caratterizzato la sessione mattutina dei lavori alla XXXI Assemblea Anci, il sindaco fiorentino ha ricordato come le città metropolitane “sono la lepre dell’Italia, dove si concentra il 40 per cento della ricchezza nazionale e dove vive il 38 per cento degli italiani”.
Per Nardella, le Città Metropolitane sono soprattutto una sfida: “la prima vera sfida di riassetto istituzionale dal 1999 e, soprattutto, il primo banco di prova di un nuovo esercizio dell’autonomia”. Una sfida che il coordinatore Anci auspica venga vinta anche per “recuperare un ritardo non più tollerabile con le grandi aree urbane degli altri paesi europei che da anni vi dedicano politiche e strutture istituzionali specifiche”.
In questo quadro, secondo il sindaco fiorentino, è cruciale il ruolo dei nuovi consigli metropolitani, chiamati a scrivere le regole degli statuti metropolitani: “E’ il momento di lasciare da parte le formule chimiche di diritto costituzionale, mettendo in campo una visione strategica e la passione per sperimentare nuovi modelli di gestione”, ha sottolineato Nardella.
Ma il percorso della Delrio dipende, anche, dal rapporto che si svilupperà con gli altri livelli di governo. “Le Città Metropolitane non sono la copia sbiadita delle vecchie province, altrimenti non ha senso portare avanti una riforma che i sindaci chiedono a gran voce. Nasce – ha sottolineato il primo cittadino di Firenze – dai Comuni, nei Comuni e per i Comuni”.
Da qui una richiesta precisa rivolta al ministro Lanzetta presente in sala: “Non facciamo dell’osservatorio governo-regioni sulle funzioni da assegnare alle nuove province l’ennesimo tavolo di lamentazioni. Ma trasformiamolo in un’occasione per un aggiornamento profondo e per un nuovo assetto delle competenze delle autonomie”. (gp)