- Giugno 24, 2024
Storia in Comune
Premio Massimo Troisi. Zinno (sindaco San Giorgio a Cremano): “Il film Il postino compie 30 anni”
“Premio Massimo Troisi, dal 24 al 29 giugno una kermesse tra i grandi dello spettacolo e i giovani talenti”. Così Giorgio Zinno, sindaco di San Giorgio a Cremano, città natale […]
“Premio Massimo Troisi, dal 24 al 29 giugno una kermesse tra i grandi dello spettacolo e i giovani talenti”. Così Giorgio Zinno, sindaco di San Giorgio a Cremano, città natale di Troisi, “il sorriso, l’ironia e la sua grande umanità – precisa – sono parte del nostro patrimonio e risorsa immateriale della comunità sangiorgese”.
La 24esima edizione della manifestazione ha un significato speciale, una pellicola del 1994 girata nell’isola di Salina e interpretata da Massimo Troisi, Philippe Noiret e Maria Grazia Cucinotta, a fare da protagonista, durante il regime di Pinochet, lo stretto legame tra Mario Ruoppolo, postino cileno e il poeta Pablo Neruda.
Tra le novità del Premio, edizione 2024 “concorsi, musica e comicità consentiranno a nuovi autori e comici emergenti di essere valutati da una giuria di qualità. Impreziosiscono la kermesse ospiti d’eccezione del mondo dello spettacolo, Nicola Piovani premio Oscar per le sue colonne sonore, Ale e Franz icona della comicità nazionale, Carlo Buccirosso con il suo ultimo spettacolo teatrale, Leo Gullotta per il suo Premio alla Carriera”.
I ricordi e cimeli dell’attore sono custoditi a Villa Bruno nella Casa di Massimo Troisi affidata e gestita dal fratello Luigi Troisi e dall’Associazione Casa natale di Massimo Troisi, “un museo dove sono conservati oggetti personali, sceneggiature di film, arredi e ricordi della sua vita, le scarpe e la divisa da calciatore che indossava per la Nazionale Artisti, le foto private con Maradona e Pino Daniele, la sua sedia da regista”.
Stretto il legame di Troisi con la sua terra, “nei film il richiamo alle sue origini, ai compagni di sempre – spiega il sindaco – interpretando la vita e la quotidianità con uno stile insolito, un antieroe, autoironico e triste, innovatore nel linguaggio e nel corpo che ha magistralmente trasferito e adattato ai suoi personaggi della televisione, del teatro e del cinema. In ogni scena e dialogo – conclude Zinno – troviamo l’amore, la poesia, i valori a cui si ispirava nella vita e nel lavoro, facendo della sua arte un capolavoro di umanità”.