- Maggio 29, 2024
Politiche giovanili
Il bilancio dei workshop Anci al Giro-E: Network pubblico-privato per maggior ingaggio dei giovani
Vice segretario generale Anci, Antonella Galdi: "Un’esperienza di successo che verrà replicata il prossimo anno"
Con l’iconico traguardo di Roma, alla presenza del vicepresidente vicario Anci e sindaco di Valdengo Roberto Pella, si è chiuso il primo Giro d’Italia che ha visto la collaborazione fattiva di Anci con RCS Sport. Presenti in zona arrivo anche il Segretario generale Anci, Veronica Nicotra, e la responsabile Marketing istituzionale e Relazioni esterne di Anci, Patrizia Minnelli.
Un’esperienza estremamente positiva, nata per potenziare le opportunità di integrazione economica e sociale per le nuove generazioni, attraverso la valorizzazione delle enormi risorse del nostro Paese e lo sviluppo sostenibile di territori e comunità. Tutto questo con particolare riferimento a grandi eventi sportivi come il Giro d’Italia, con il volano dello Sport valorizzato in chiave di infrastruttura sociale.
Tra le iniziative che hanno dato valore a questa esperienza, oltre ai team composti da Sindaci, Assessori, Consiglieri comunali e Ambassador del territorio in bicicletta al Giro-E, molto importanti sono stati i workshop Anci nelle aree hospitality dei Green Fun Village nei Comuni sede di partenza delle tappe del Giro-E.
Un’attività inserita nell’ambito del più ampio programma di supporto e finanziamento dei Comuni italiani a valere sul Fondo Nazionale Politiche Giovanili, realizzato attraverso Accordi con il Dipartimento per le politiche giovanili e il servizio civile universale della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
“È stata una bellissima esperienza di confronto e impegno sui territori con amministratori, imprese, associazioni e cooperative – spiega la vice Segretario generale Anci Antonella Galdi –. Valorizzare il patrimonio enorme del nostro Paese e dare opportunità di crescita e sviluppo ai territori e soprattutto alle nuove generazioni, in una chiave di sostenibilità: questo è stato il filo conduttore che ci ha portati a realizzare questi eventi. Tutti i workshop sono stati momenti di riflessione e approfondimento, ognuno pensato per le caratteristiche del territorio di riferimento, ma sempre guidati della voglia di realizzare insieme iniziative che possano dare nuove opportunità ai nostri giovani. Avremo modo di valutare in modo attento gli impatti generazionali di queste nostre attività, anche grazie alla survey realizzata insieme a Nativa e Rcs Sport. Ma possiamo già dire che è stata un’esperienza di successo che verrà replicata il prossimo anno, cercando di migliorarla grazie ai suggerimenti arrivati durante i workshop e dai tanti amministratori che ci hanno accompagnati in questo viaggio”.
Un elemento su tutti è emerso dalla serie di workshop Anci: l’importanza del network tra pubblico e privato per mettere in campo azioni che abbiano un reale impatto sulla popolazione giovanile, con l’obiettivo ormai imprescindibile di aumentare il grado di ingaggio dei giovani nelle politiche pubbliche e nella valorizzazione delle risorse locali come driver di sviluppo sostenibile.