• Maggio 11, 2024
di Emiliano Falconio

Sport, giovani e inclusione: workshop ANCI a L’Aquila. Il Sindaco Biondi: “Momento di inclusione”

A moderare i lavori, il giornalista Giovanni Chilante. Guarda la foto gallery
Sport, giovani e inclusione: workshop ANCI a L’Aquila. Il Sindaco Biondi: “Momento di inclusione”

Anche in occasione della tappa de L’Aquila del Giro-E è continuata la serie di workshop ANCI che accompagna alla e-bike experience in corso di svolgimento sulle strade del Giro d’Italia. Iniziative che rientrano nell’ambito del più ampio programma di supporto e finanziamento a favore dei Comuni italiani, a valere sul Fondo Nazionale Politiche Giovanili.
Il Capoluogo abruzzese, Capitale Italiana della Cultura 2026, ha così ospitato una sessione di lavori con un panel di prestigio e dedicata ai temi di Sport, giovani e inclusione. A moderare i lavori, il giornalista Giovanni Chilante.
Ad aprire la giornata è stato l’intervento del Sindaco de L’Aquila, Pierluigi Biondi: “Lo sport non è soltanto uno straordinario veicolo di promozione del territorio, ma anche un momento di inclusione e di riflessione. In particolar modo, attraverso il Giro-E che prevede l’utilizzo di bici elettriche, si sottolineano i temi della mobilità sostenibile, dell’accessibilità alla pratica sportiva e, più generale, della transizione ecologica. Sono settori sui quali le Amministrazioni locali sono molto concentrate e su cui, insieme ad Anci, stanno investendo molto. Con ANCI gli Amministratori locali stanno cambiando anche i modi di vivere delle città, migliorando così la qualità della vita delle nostre comunità”.
Dal Sindaco Biondi anche un commento sui luoghi che il Giro-E e il Giro d’Italia mettono in vetrina: “La tappa tra L’Aquila e Prati di Tivo ha toccato i territori più belli dell’Abruzzo: dal cuore del capoluogo di Regione, la Villa Comunale e Piazza Duomo, attraversando poi le strade principali della città per arrivare sul Gran Sasso, una montagna straordinaria, la vetta più alta degli Appennini, luoghi incantevoli che  sono valsi a questa montagna il titolo di ‘Piccolo Tibet dell’Abruzzo’”.
L’Aquila è anche uno dei Comuni capofila selezionati ed ammessi a finanziamento con l’Avviso ANCI “Giovani e impresa”, che sosterrà progettualità comunali da realizzare in partenariato con gli operatori locali, profit e no profit, per la realizzazione di attività di orientamento dei giovani alla cultura di impresa, collegata alle vocazioni e alle opportunità del territorio. L’Avviso ANCI “Giovani e Impresa”, del valore complessivo di 3 milioni di euro a valere sul Fondo Politiche Giovanili, ha finanziato in tutto 20 progettualità presentate da aggregazioni intercomunali di cui i Comuni capoluogo sono capofila e composti da Comuni piccoli e piccolissimi, in area interna, montana o rurale.
La centralità del sostegno all’imprenditoriale giovanile come fattore chiave di integrazione dei giovani è stato sottolineato da Ersilia Lancia, Assessore alle Politiche Giovani del Comune de L’Aquila: “L’atteggiamento di questo Assessorato nei confronti dei giovani è di grande attenzione da un lato e di responsabilità dall’altro. Di attenzione perché tutti i ragazzi di ogni generazione devono essere presi sul serio, senza finzioni. Di responsabilità perché decliniamo azioni amministrative che non soltanto pervadono tutte le altre aree settoriali del Comune, ma perché vogliamo realizzarle insieme ai giovani. Con loro abbiamo fatto un patto: ‘Non pensiamo a quanti soldi ci sono, pensiamo alle idee, poi i fondi arriveranno’. E così è stato: ANCI ci ha dato una possibilità importante, siamo capofila di un progetto che coinvolge altre Amministrazioni locali della nostra area vasta, startup, stakeholders, per finanziare iniziative imprenditoriali giovanili. Questo significa guardare in maniera innovativa e più strutturata ai giovani: non si tratta solo di un nuovo bando attivato dall’ANCI, ma di una novità per le Pubbliche amministrazioni, che interviene in un settore che tradizionalmente non rientra nelle tipiche funzioni comunali. Siamo capofila di un progetto al quale hanno aderito Partner importanti e, facendo leva sulle startup e sull’acquisizione di un nuovo approccio allo sviluppo locale sostenibile, siamo finalmente in grado di dare risposte concrete ai giovani e produrre impatto e valore sul territorio. Tutto questo con l’affiancamento tecnico degli esperti di ANCI ingaggiati per il pieno supporto al nostro progetto. I giovani de L’Aquila sono fruitori di cultura per DNA, ma oggi diventano anche imprenditori di cultura: Noi convintamente facciamo ‘promessa di futuro’ ai giovani e cerchiamo di costruirlo insieme a loro”.
Intervenuto, nel corso dei lavori, lodando l’importanza dello Sport come infrastruttura sociale, anche Vito Colonna, Assessore allo Sport e alle Opere Pubbliche, che ha introdotto gli apprezzati  interventi di personaggi del mondo dello sport in Abruzzo, come Marco Molina, Presidente del Comitato regionale abruzzese della Federazione italiana Rugby: “È un workshop molto importante quello di oggi,  perché consente a tanti ragazzi e alle loro famiglie di comprendere il vero significato dello Sport. Nel mio intervento ho parlato di sogni, ma soprattutto della profondità che i ragazzi devono riacquistare: in un mondo che va a trecento all’ora e in cui molte cose avvengono attraverso il ‘filtro’ del cellulare, lo Sport può aiutare a raggiungere una certa profondità nei rapporti e a cercare qualcosa che a volte ‘sfugge’: il senso di sacrificio, di condivisione e di convivialità che è alla base di qualsiasi rapporto nell’ambito sportivo”.
Francesco Bizzarri, medico specialista dello sport, ortopedico, universitario, Presidente del Cus L’Aquila (Centro universitario sportivo) e Presidente del Comitato esecutivo “L’Aquila cresce con lo sport”: “Nel mio intervento ho ribadito l’importanza della scuola. Noi possiamo continuare a parlare di sport ovunque, ma dobbiamo incidere efficacemente intanto sulla scuola primaria, perché l’attività sportiva serve anche per apprendere il rispetto del prossimo ed è elemento di integrazione e tolleranza. Allo stato attuale siamo riusciti a far entrare i laureati in Scienze motorie nelle scuole elementari, ma le ore di attività motoria sono ancora troppo poche: due ore alla settimana, oltre alle infrastrutture inadeguate. Nulla è cambiato dagli anni ’70 e pone l’Italia alle spalle di tutti i Paesi europei e anche di molti Paesi asiatici”.
Tra i relatori Guido Grecchi, Direttore regionale Special Olympics Team Abruzzo, che ha parlato davanti a una platea composta anche dai “ragazzi speciali” del Team Sport L’Aquila. Quello di Special Olympics è un movimento presente in centinaia di Paesi nel mondo con l’obiettivo di dare l’opportunità di allenarsi e gareggiare, in una varietà di sport olimpici, a bambini ed adulti con disabilità intellettive. A differenza del Comitato paralimpico, questo programma educativo propone ed organizza allenamenti ed eventi dedicati solo alle persone con disabilità intellettive, per ogni livello di abilità, e le manifestazioni sono aperte premiano tutti i partecipanti: “Con questo appuntamento abbiamo avuto modo di diffondere la cultura dell’inclusione – ha detto Grecchi -. Ogni città deve dare la possibilità a tutti di fare sport e avere una società sportiva di riferimento in cui le persone con disabilità intellettiva abbiano la possibilità di esprimersi e vivere l’associazionismo sportivo, importante per la loro crescita, per la diffusione dei valori dello sport che sono inclusione, partecipazione, impegno, tolleranza. Grazie per avermi permesso di far conoscere questa realtà per dare opportunità alle famiglie di persone con disabilità”.
Infine, Paolo Malighetti, Prof. di Economia e Trasporti all’Università di Bergamo, che coordina il gruppo di ricercatori che,  all’interno del Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile MOST del MIT, si occupa di mobilità leggera: “Il Giro-E ha un’affinità con noi nella promozione dell’attività sportiva e delle tecnologie sostenibili che la supportano, su cui noi operiamo attraverso la sperimentazione sulle bici e all’evoluzione delle infrastrutture di ricarica delle bici. Nel workshop abbiamo parlato delle relazioni tra lo sport e lo sviluppo tecnologico, anche con particolare attenzione al ruolo della sicurezza: uno dei nostri pilastri è che ‘mobilità sostenibile significa anche mobilità sicura’. Lavoriamo per comprendere i bisogni di chi fa sport e sviluppare soluzioni che consentano loro di praticare attività sportiva in modo salutare e sicuro”; con Davide Astolfi, ricercatore dell’Università di Brescia, che, nel medesimo gruppo di lavoro, fa ricerca per lo sviluppo di stazioni di ricarica innovative da fonti rinnovabili per micro-mobilità leggera. A scopo divulgativo, MOST ha portato al Giro-E due stazioni di ricarica realizzate appositamente per collezionare dati e far conoscere queste soluzioni: “Una è piccola e portatile, ha una potenza di 100 watt e può servire una bici, mentre l’altra è una stazione a rimorchio che può servire fino a dieci biciclette tutte insieme. L’obiettivo della nostra presenza in questo contesto è quello di far vedere quante nuove professionalità si potranno creare in futuro su questo tema e anche di sensibilizzare l’opinione pubblica e le Amministrazioni locali sull’utilità di stazioni di ricarica semoventi che, in caso ad esempio di grandi eventi, possano fare da supporto alle infrastrutture già esistenti”, conclude il giovane ricercatore.
Anche da L’Aquila, sabato 11 maggio, è partita la tappa del Giro-E che si è poi conclusa a Prati di Tivo, con la partecipazione in bicicletta anche di un team ANCI, capitanato da Giorgio Rocca e composto da Amministratori locali e Ambassador del territorio, che ha così potuto vivere l’esperienza di tagliare il traguardo del Giro d’Italia.