- Maggio 4, 2024
Giro E
A Torino il primo evento del Centro di competenze Anci sulle Politiche giovanili locali
Alla partenza del Giro d’Italia una milestone del percorso avviato dall’Anci con azioni in favore ai giovani
Nel giorno dell’avvio del Giro d’Italia, a Torino si è svolto il primo incontro in presenza della Community ANCI Next Gen, che insieme all’Osservatorio è uno degli strumenti del Centro di competenze sulle politiche giovanili a impatto locale avviato da ANCI.
Si è trattato anche della prima giornata di una serie di workshop che ANCI propone nelle città sede di partenza del Giro-E, dal 4 al 24 maggio, nell’ambito del più ampio programma di supporto e finanziamento a favore dei Comuni italiani, a valere sul Fondo Nazionale Politiche Giovanili.
La giornata di sabato ha visto la presenza della Vice Segretario Generale ANCI Antonella Galdi, che ha introdotto il Centro di competenze sulle Politiche giovanili locali: “Abbiamo scelto di tenere il primo incontro in presenza della Community ANCI Next Gen in concomitanza con la partenza del Giro d’Italia perché, simbolicamente, è per noi l’avvio di un percorso che toccherà tutto il territorio nazionale con azioni in favore ai giovani. La nostra Community è una viva occasione di incontro tra amministrazioni comunali e partner che mettono in campo azioni a favore dei giovani sul territorio: un nuovo modo di programmare le risorse pubbliche, che ANCI ritiene vincente. Contiamo molto sulla partecipazione di Comuni ed Enti disposti a collaborare con noi, con l’impegno di lavorare insieme per politiche che abbiano un reale impatto per i giovani”.
Il Prof. Luciano Monti, LUISS School of Government per Osservatorio ANCI, ha presentato il lavoro di analisi in corso sui progetti comunali finanziati da avvisi ANCI, che ha l’obiettivo di elaborare indicatori che migliorino l’impatto degli investimenti locali indirizzati ai giovani. La valutazione dell’impatto generazionale delle strategie locali di investimento è importante per il futuro delle politiche giovanili in ambito comunale: “La valutazione dell’impatto generazionale di provvedimenti normativi e documenti di programmazione riguardanti gli Under 35, direttamente o indirettamente, consentirà in futuro di mettere in campo misure, generazionali o potenzialmente tali, in grado di impattare economicamente e socialmente sulle giovani generazioni. Una volta identificate, la vera sfida è coinvolgere le associazioni giovanili maggiormente rappresentative, a livello centrale e locale, nella definizione delle politiche e, soprattutto, nel monitoraggio della loro attuazione e nella valutazione finale”.
Presente anche l’Assessora a periferie e rigenerazione urbana, politiche giovanili ed educative, istruzione del Comune di Torino, Carlotta Salerno: “Il ruolo delle amministrazioni comunali è fondamentale per i giovani, per le fragilità e per tutta la cittadinanza, perché i Comuni hanno la capacità di intercettare, ascoltare e intervenire concretamente, certo se supportati dagli altri livelli istituzionali. Grazie al lavoro delle amministrazioni locali, coordinate da ANCI, si riescono a creare percorsi concreti di investimento di medio e lungo periodo. Anche un evento sportivo come il Giro d’Italia si colloca all’interno di percorsi lunghi, si deve creare un clima favorevole di comunità affinché tutti si sentano partecipi e che i giovani e le giovani diventino i protagonisti delle nostre città”.
Tre i focus tematici della giornata, con ben 70 partecipanti: Sport come infrastruttura sociale, Pratiche per il riuso di spazi e immobili inutilizzati, Partecipazione e ingaggio giovanile nelle politiche pubbliche.
Fabrizio Serra, Segretario generale Fondazione Paideia, che da trent’anni si occupa di accogliere, accompagnare e sostenere bambini e famiglie in difficoltà, con diversi strumenti: “Uno di questi è lo sport: è uno strumento di promozione del benessere e della salute, un elemento di costruzione del senso di comunità e di inclusione, che ci tocca direttamente perché consente a persone con culture e competenze diverse di mettersi in gioco. L’elemento di sintesi è la sostenibilità. Affinché si possano raggiungere tutti questi obiettivi, la pratica sportiva e i grandi eventi devono essere accessibili in termini infrastrutturali ma anche di relazione; devono essere sostenibili anche economicamente perché lo sport deve essere un’opportunità offerta a tutti”.
Fondazione Paideia con Alexia Tosco ha coordinato il tavolo dedicato allo sport come infrastruttura sociale, insieme ad Alessandro Tappa, Presidente Sport Senza Frontiere Onlus, che ha commentato: “Lo sport è un valore fondante, che lo scorso anno è stato riconosciuto anche dalla nostra Costituzione. Sta acquisendo un ruolo di politica strutturale di welfare, strumento di inclusione sociale e di accesso ai servizi essenziali. Lo sport ha la capacità di essere trasversale, interessando aspetti sanitari, sociali, di integrazione ed educativi. Tutti insieme, attori pubblici e privati, soprattutto del terzo settore, devono impegnarsi per riuscire a mettere in campo progetti concreti, che possano essere calati sul territorio e produrre reali cambiamenti. Lo sport deve investire sui giovani, affinché diventino cittadini attivi delle nostre comunità e diventino un esempio”.
Roberto Tognetti, Direttore Fondazione Riusiamo l’Italia e coordinatore del tavolo tematico dedicato agli spazi pubblici inutilizzati: “Operiamo nel vasto campo della rigenerazione urbana, occupandoci di riuso urbano, creativo, partecipato, temporaneo. La Community ANCI Next Gen ci permette di implementare la nostra azione sul territorio attraverso un dialogo strutturato con gli enti locali, che sono il nostro interlocutore primario. La funzione di mediazione e indirizzo delle amministrazioni locali diventa infatti determinante per ‘fertilizzare il campo delle politiche di qualità’. Il nostro approccio si caratterizza mettendo le persone e le comunità al centro, in particolare le nuove generazioni. Spesso i percorsi abilitanti di riuso funzionano se i protagonisti diventano proprio i giovani organizzati o anche singoli talenti che trovano uno spazio fisico per esprimersi e trasformare una passione in una professione o una scelta di vita”.
Importante il contributo al dibattito di ANCI Piemonte, con la Consulta dei Giovani Amministratori Under 35, e di ANCI Lombardia, con la Rete Territoriale degli Informagiovani, al tavolo dedicato alle pratiche di ingaggio giovanile nelle politiche pubbliche coordinato da Sandra Aloia della Fondazione Compagnia di San Paolo.
Presenti anche le strutture tecniche del Comune di Torino, impegnato attivamente nella messa in campo di politiche giovanili innovative ed efficaci. E infine, le opportunità occupazionali e di nuova imprenditorialità offerte dal modello cooperativo sono state raccontate da Generazioni Piemonte, il coordinamento delle cooperatrici e cooperatori under 40 di Legacoop Piemonte, di cui la Cooperativa Synergo è esperienza di spicco.
Alla fine dei lavori, Agnese Peiron di Nativa ha presentato la survey sull’impatto generazionale del Giro d’Italia che sarà proposta in tutti i workshop ANCI.
Nativa è la società che si occupa di design rigenerativo, con lo scopo di accelerare la transizione da paradigmi economici estrattivi a rigenerativi nel settore imprenditoriale e dei grandi eventi sportivi. Testimonial d’eccellenza all’evento ANCI, Leonardo Ghiraldini, ex capitano della Nazionale italiana di rugby, che ha sottolineato l’importanza dell’avvio con ANCI di un percorso di mappatura dell’impatto sui giovani del grande evento sportivo. Si auspica che questo porti ad usare lo sport come leva per il miglioramento delle politiche e delle strategie dei Comuni indirizzate ai giovani, in un’ottica ecosistemica che tenga insieme attori e risorse del territorio, affinché contribuiscano a far sì che il Giro d’Italia crei valore sempre maggiore per il nostro Paese.
Le conclusioni di questa intensa giornata sono state affidate al Vice Presidente Vicario ANCI e Sindaco di Valdengo, on. Roberto Pella, che ha ricordato l’importanza di un evento come il Giro d’Italia per i Comuni italiani: “Oltre al privilegio di aver ospitato la tappa del Giro d’Italia nel 2014 e nel 2017, come Sindaco di Valdengo sono onorato di ospitare domenica 5 maggio la partenza del Giro-E, iniziativa sempre più seguita in tutta Italia. Il Giro-E rappresenta una eccellenza in termini di sensibilità sui temi dell’ambiente e della mobilità sostenibile, della salute e del benessere, oggi più che mai prioritari nell’agenda politica dei Sindaci. Il Giro d’Italia è quello che fa conoscere le ricchezze del nostro Paese in tutto il mondo e testimonia quanto i Comuni siano importanti nella nostra amata Italia”.