- Ottobre 3, 2014
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Anci Toscana – DIRE E FARE, sulla riforma della P.a i Comuni sono pronti
Generare un nuovo contesto per il nostro Paese, favorendo la capacità di attrarre investiment...Generare un nuovo contesto per il nostro Paese, favorendo la capacità di attrarre investimenti e di creare posti di lavoro. Per fare questo occorre passare da una amministrazione "orizzontale" ad una "verticale", che sia cioè capace di riorganizzarsi in funzione delle esigenze territoriali, coniugando i nuovi assetti istituzionali delineati dalla legge Delrio con il percorso di riforma della Pa, dal DL90 al disegno di legge attualmente all’esame della prima commissione del Senato. Sono questi alcuni dei passaggi chiave toccati dal sottosegretario alla pubblica amministrazione Angelo Rughetti nel suo intervento al convegno "La riforma della Pa" che si è svolto oggi a Lucca a dire e fare.
"Le riforme non si fanno chiusi nei Palazzi – ha detto Rughetti – dobbiamo partire dalla consapevolezza che la maggior parte delle relazioni tra cittadini e istituzioni passa da Comuni e Regioni. Anche sulla semplificazione, che è da sempre il tallone d’Achille del nostro Paese, si ottengono risultati cercando di cambiare in meglio la vita dei cittadini, attraverso innanzitutto una condivisione delle procedure in tutto il territorio nazionale tra Stato Regioni e Comuni. Per esempio dobbiamo passare da 8000 modi per chiedere una concessione edilizia ad un unico modello nazionale".
Sul tema della responsabilità e dell’impegno in prima persona dei comuni sulle riforme si è soffermato il sindaco di Prato Matteo Biffoni: "La responsabilità che i sindaci si prendono è nei fatti, perché nelle comunità il riferimento per i cittadini è il sindaco. Ecco, in una amministrazione ‘verticale’ il sindaco, che meglio di tutti conosce le esigenze del suo territorio, potrà avere finalmente l’ultima parola. I comuni sono pronti, facciamo presto".
Sull’importanza vitale in questa fase, delle competenze e della formazione e aggiornamento del personale della Pa si sono soffermati sia il delegato Anci al personale Umberto Di Primio che il sindaco di Empoli Brenda Barnini. "La Pa tutta, dai Comuni allo Stato, deve mettersi a servizio di una ripartenza dello sviluppo – ha detto Barnini – per far questo nei nostri comuni servono competenze, questo vale per la parte politica ma anche a maggior ragione per quella tecnico amministrativa".
Giulia Mugnai, sindaco del comune fuso di Figline Incisa ha sottolineato le difficoltà della macchina amministrativa di stare al passo col cambiamento, partendo dall’esperienza del proprio comune. "La fusione – ha affermato Mugnai – può rappresentare un elemento di innovazione della nostra comunità ma rispetto alla politica e ai cittadini, la macchina amministrativa è quella che si è trovata maggiormente in difficoltà rispetto al cambiamento". (com/gp)