- Settembre 29, 2014
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Capitale Cultura 2019 – Al Maxxi i progetti delle città finaliste, Lorusso (Fpc): “Rigenerazione urbana leva per sviluppo e occupazione”
Sei progetti di rigenerazione urbana in altrettante città ovvero sei proposte e ‘vision...Sei progetti di rigenerazione urbana in altrettante città ovvero sei proposte e ‘visioni’ diverse che tra meno di venti giorni riceveranno il verdetto finale, che concederà a una tra Cagliari, Lecce, Matera, Perugia e Siena il titolo di Capitale europea della Cultura 2019. E’ questo, in sintesi, il tema dell’iniziativa organizzata oggi al Maxxi di Roma dove, sotto il patrocinio della presidenza italiana al Consiglio Ue, il Maxxi Architettura ha presentato le proposte delle città finaliste. All’evento ha aderito anche l’Anci, tramite la Fondazione patrimonio comune (Fpc), rappresentata per l’occasione dal suo direttore Michele Lorusso.
“La visione e l’obiettivo di Fpc – ha detto Lorusso nel suo intervento – è proporre un filo conduttore comune che leghi le rigenerazioni immobiliari nelle città. Questo filo conduttore è ben presente nelle proposte delle sei città papabili a diventare Captale della Cultura per il 2019 ed è fatto di cultura, turismo, recupero dell’esistente, attenzione alla gestione e di una nuova governance”.
Ma è possibile un approccio unico per tutte le iniziative di ‘rigenerazione’ nei nostri Comuni? “Iniziative come quelle di oggi – ha spiegato Lorusso – ci dicono che il filo conduttore è comune quando abbraccia macro-tematiche di riferimento, declinate successivamente nei singoli territori”. Per Lorusso non esiste quindi “un progetto valido in ogni luogo e in ogni tempo ma il progetto va costruito su misura come un abito sartoriale”. “Quella di oggi – ha aggiunto il direttore di Fpc – è la prima di una serie di iniziative che la Fondazione Anci intende organizzare per mettere in contatto le Pubbliche amministrazioni con attori privati, associazioni e operatori del settore immobiliare, al fine di avviare quanti più progetti di riqualificazione possibili nelle città italiane”.
Per Lorusso, inoltre, "occorre chiarire e divulgare la visione, la progettualità e gli obiettivi dei Comuni per poi individuare con gli attori privati le possibili soluzioni esportabili nelle varie realtà territoriali. Come struttura – ha infine ricordato il direttore di Fpc – mettiamo a disposizione il sistema di relazioni e di rappresentanza istituzionale. Siamo partner di Invimit per lo sviluppo del sistema ‘Fondo di fondi’ in cui ci sono circa 800 milioni da investire per la valorizzazione degli immobili pubblici italiani. Abbiamo rapporti anche con Ance, Cassa depositi e prestiti e Abi. Infine con il demanio e con il Mef stiamo collaborando attivamente per l’attuazione del federalismo demaniale. Insomma – ha concluso l’esponente di Fpc – noi siamo pronti a dare sostegno ai Comuni e risposte agli investitori privati perché la sfida della rigenerazione immobiliare nelle nostre città può essere una delle leve per far ripartire l’economia e l’occupazione nei nostri territori”. (ef)