- Settembre 25, 2014
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Rebuild 2014 – Rigenerazione energetica, Fpc: la sfida dei Comuni passa da strumenti innovativi come i fondi immobiliari
L'edilizia residenziale pubblica italiana è uno dei settori che nella sfida della rigenerazio...L’edilizia residenziale pubblica italiana è uno dei settori che nella sfida della rigenerazione si trova ad affrontare una serie di vincoli tecnici, economici ed amministrativi tali da renderlo un settore di frontiera nel processo di riqualificazione che i diversi patrimoni stanno affrontando. Questo il filo conduttore del convegno che si è svolto questa mattina, nell’ambito della convention REbuild 2014 in programma fino a domani, presso il Palazzo Congressi di Riva del Garda. A confrontarsi, moderati dal direttore di Fondazione Patrimonio Comune, Michele Lorusso, i rappresentanti di alcuni Comuni più impegnati a dare seguito agli obiettivi di risparmio energetico e a dotarsi di strumenti innovativi, di carattere finanziario e tecnico procedurale per la messa in sicurezza energetica del loro patrimonio immobiliare.
Nel suo intervento Lorusso ha ricordato come sia “necessario uscire dalla logica della dismissione del patrimonio immobiliare e da interventi spot solo per ‘fare cassa’ per arrivare al vero nodo cioè l’incremento di valore economico e sociale degli immobili pubblici”. Questo spiega perché “l’edilizia residenziale pubblica è uno dei grandi filoni di attenzione del patrimonio pubblico su cui gli esperimenti sono numerosi, mentre gli aspetti da verificare spaziano da temi tecnici, amministrativi e sociali passando per finanziamenti e capacità di gestione”.
Da parte sua Tommaso Dal Bosco, capo dipartimento sviluppo urbano e territoriale IFEL, ha sottolineato come, “intervenire sul territorio è diventato economicamente difficile, motivo per cui è “essenziale che gli interventi di riqualificazione urbana ristabiliscano anche un equilibrio sostenibile”. Quella della rigenerazione urbana, in questa fase di crisi socioeconomica, è soprattutto una sfida culturale. Tuttavia, per attivare processi virtuosi “non è necessario che gli enti locali siano proprietari del patrimonio da rigenerare. Esistono – ha argomentato Dal Bosco – anche via alternative da seguire, ad iniziare da quella dei fondi immobiliari, rilanciati con il varo operativo di Invimit”. Ma per vincere questa sfida “vanno superate le resistenze culturali nelle amministrazioni locali, all’uso di strumenti innovativi ed all’idea di ‘spogliarsi’ del proprio patrimonio immobiliare pubblico”. (gp)