• Marzo 7, 2013
di anci_admin

Comunicati Stampa Anci

8 Marzo – Fondazione Nilde Iotti e ANCI all’Altare della Patria con amministratrici locali e 20 ‘nuove italiane’

In occasione dell’8 marzo venti ragazze ‘’nuove italiane’’, accompagna...

In occasione dell’8 marzo venti ragazze ‘’nuove italiane’’, accompagnate dalle loro Sindache provenienti da tutta Italia, depositeranno una corona di mimosa ed alloro sul Sacello del Milite Ignoto dell’Altare della Patria, simbolo della Repubblica Italiana.
Sono: Amrani Marya, Adriana Daniela Celmare, Orobosa Cassie Edogun, Souli Ghofran, El Abedkrimi Ranya, Marziali Pearly, Halima Tanjoui, Monique Yuma, Milena Livramento Da Cruz, Hind Talibi, Bianca Arva, Maria Ilena Rocha, Maria Cristina Santos,  Chemkhi Manel, Zeineb Chemkhi, Vanessa Cubas, Patricia Martines, Emiriana Reyes, Rasa Guzman, Laura Flores.
Con questo gesto le ragazze intendono dire a noi tutti che non sono piu’ immigrate, ma nuove cittadine, amano l’Italia e vogliono essere riconosciute italiane. Sono italiane di fatto e vogliono esserlo anche per legge. Chiedono la modifica della legge sulla cittadinanza italiana per affermare che chi nasce e cresce in Italia e’ italiano.
‘’Con questa iniziativa simbolica la Fondazione Nilde Iotti e l’ANCI – ha detto il Presidente della Fondazione Livia Turco – intendono rivolgere un appello alle elette ed agli eletti del nuovo Parlamento perche’ approvino subito una legge di riforma della cittadinanza per consentire a chi nasce e cresce in Italia (circa 400 mila nati dal 2005 al 2010) su richiesta dei loro genitori, di essere italiani’’.
‘’E chiediamo anche alle nuove elette – ha aggiunto Turco – di stringere un patto con le ‘nuove italiane’ per portare in Parlamento le loro storie, i loro volti, le loro domande di cambiamento. In proposito la Fondazione Nilde Iotti ha avviato, con un primo incontro nazionale a Venezia il 19 ottobre scorso, un’iniziativa per la costruzione di una ‘Rete delle Donne del Mondo’ per promuovere l’incontro tra associazioni femminili composte da donne italiane e da donne immigrate presenti in Italia’’.
‘’Il nostro Paese – ha dichiarato il Presidente dell’ANCI, Graziano Delrio – ha bisogno non solo di prendere decisioni rapide sull’economia, ma di riflettere su se stesso, su cosa e’, cosa e’ diventato e cosa vuol fare. C’e’ una scelta da fare, se pensiamo di essere comunita’ chiuse tra simili o se la nostra identita’ nazionale non sia invece una identita’ che si trasforma e si arricchisce in un continuo processo di ripensamento su se stessa. E’ questa e’ la tesi che noi sosteniamo con forza; crediamo cioe’ – spiega Delrio – che la societa’ aperta abbia molto piu’ futuro e sia anche molto piu’ competitiva di una che cerca solo nel contatto con i suoi simili il suo significato. Compiere questa scelta e’ fondamentale’’.
‘’Naturalmente stiamo parlando di un’accettazione di diversita’ – ha aggiunto il Presidente dell’ANCI- in un fondamento di basi comuni, di valori condivisi non negoziabili che per noi sono i valori costituzionali, il rispetto delle donne, dei minori, delle culture e idee differenti. Cose dette dalla Costituzione molto tempo fa e che noi in realta’ pratichiamo poco’’. (mt/com)