- Ottobre 26, 2022
Accadde in città
26 ottobre 1954 Trieste torna italiana. Dipiazza (sindaco):“Storia di confine, simbolo di crescita”
“Trieste è una città che ha vissuto la storia drammatica della Prima e Seconda Guerra mondiale – commenta il sindaco - in ogni angolo luoghi della memoria per ricordare le vittime delle foibe, per commemorare uomini barbaramente uccisi e fucilati, figli che lottarono e persero la vita per ideali di libertà e democrazia". Guarda il video
“Trieste, città nel ricordo di vite spezzate e futuro per un mondo di giustizia e di pace”. Parole del sindaco Roberto Dipiazza nel 68esimo anniversario, data che ha segnato la storia del Novecento italiano. Il 26 ottobre 1954 il tricolore tornava a sventolare sulla Piazza dell’Unità di Trieste, accolta dall’8º Reggimento Bersaglieri, primo Reparto ad entrare nella città, e da una folla acclamante di uomini e donne che salutavano la fine della guerra e l’occupazione straniera.
Nel 1945, gli alleati avevano fronteggiato Tito creando il territorio libero di Trieste diviso in due zone, la zona A amministrata dagli angloamericani e la zona B sotto la Jugoslavia. Furono anni difficili per gli italiani costretti a lasciare le loro case, fino al 5 ottobre 1954 quando si arrivò ad un’attribuzione definitiva della zona A all’Italia e della zona B alla Jugoslavia.
“Trieste è una città che ha vissuto la storia drammatica della Prima e Seconda Guerra mondiale – commenta il sindaco – in ogni angolo luoghi della memoria per ricordare le vittime delle foibe, per commemorare uomini barbaramente uccisi e fucilati, figli che lottarono e persero la vita per ideali di libertà e democrazia. Dopo lutti e tragedie – prosegue Dipiazza – la più italiana delle città italiane, è tornata a rivivere con grande emozione ed entusiasmo.
Il 26 ottobre i cittadini partecipano con commozione al rito dell’alzabandiera, ricorrenza che si celebra in Piazza Unità d’Italia, in testa il gonfalone decorato di Medaglia d’oro al valor militare. Una cerimonia – conclude il sindaco – che si ripete ogni anno, per non dimenticare i tanti che hanno lottato per i loro ideali, per Trieste e per il nostro Paese”.