• Febbraio 17, 2022
di Francesca Romagnoli

Accadde in Città

100 anni di Mario Lodi, Priori (sin. Piadena) e Tonucci:“La pedagogia di un maestro rivoluzionario”

Il primo cittadino: “Nel suo principio pedagogico la scuola ha bisogno di maestri ignoranti che possano imparare dai bambini, e con i bambini il loro modo di leggere il mondo. Al centro del processo il bambino impara giocando utilizzando la mente e i sensi". "Un maestro di ieri e grande educatore per la scuola di oggi e di domani”, sottolinea Francesco Tonucci, pedagogista e presidente dell’Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione ISTC del CNR. Guarda il video
100 anni di Mario Lodi, Priori (sin. Piadena) e Tonucci:“La pedagogia di un maestro rivoluzionario”

“Il bambino portatore di una cultura che una società civile deve accogliere, rispettare e valorizzare” . Parole di Matteo Priori, sindaco di Piadena Drizzona a cent’anni dalla nascita di Mario Lodi (17 febbraio 1922), un maestro ed educatore d’altri tempi, che, in oltre vent’anni di insegnamento, ha creato un laboratorio di sperimentazione pedagogica e di innovazione didattica, un’impostazione rivoluzionaria incentrata su un nuovo processo di apprendimento e un nuovo metodo di fare scuola.
Un rinnovamento partito dagli spazi; “per insegnare la cattedra non serve, Lodi preferiva una sedia per mettersi all’altezza dei bambini, per parlare con loro, ascoltare le loro voci”.
“Un maestro e pedagogista – sottolinea Priori – che fu anche scrittore di fiabe, i più famosi Bandiera e Cipì, racconti  “presi in prestito” dai suoi alunni”.
Quella di Mario Lodi una vita dedicata all’insegnamento e all’apprendimento dei bambini e delle bambine, ai loro diritti, un maestro riconosciuto, affermato e dichiarato tra Premi e onorificenze: Laurea honoris causa in Pedagogia dall’Università di Bologna, Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al Merito della Repubblica insignito dal Presidente Ciampi e Premio Unicef 2005 “Dalla parte dei bambini”.
“Nel principio pedagogico di Mario Lodi – precisa il sindaco – la scuola ha bisogno di maestri ignoranti che possano imparare dai bambini, e con i bambini il loro modo di leggere il mondo. Al centro del processo il bambino impara giocando utilizzando la mente e i sensi, così la classe diventa un laboratorio del fare insieme, un progetto di classe che Don Lorenzo Milani applicò a Barbiana.
Un maestro e grande innovatore in una società libera e democratica ispirata ai principi e ai valori della Costituzione, mettendo al centro i bambini “per farli diventare cittadini responsabili, una scuola che significhi fare condivisione delle norme, dei diritti e dei doveri”.
“Un maestro di ieri e grande educatore per la scuola di oggi e di domani”. Parole di Francesco Tonucci, da tutti riconosciuto con lo pseudonimo Frato, pedagogista e presidente dell’Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione ISTC del CNR.
“Mario Lodi è stato il maestro che la Costituzione italiana propone e promette a tutti i bambini italiani, maestro che la Convenzione dei Diritti dei bambini promette a tutte le bambine e i bambini del mondo perché, come dice la Convenzione, nella sua scuola, nella sua educazione, l’obiettivo era sviluppare la personalità del bambino, le sue attitudini, le sue capacità, non per arrivare alla sufficienza, ma per arrivare all’eccellenza, fino al massimo delle sue possibilità”. E Tonucci, prosegue: “per gli insegnamenti lodiani ogni alunna e ogni alunno si è sempre sentito riconosciuto, apprezzato, protagonista,  realizzato, si è sempre sentito felice. Questo – conclude – è quello che dobbiamo desiderare oggi per i nostri figli e per i nostri nipoti”.