• Novembre 2, 2020
di Angela Gallo

Welfare

Comune 2030, Buonanno (Napoli): “Guardiamo a politiche integrate di lavoro, welfare e sviluppo”

Costruire politiche integrate di lavoro, welfare e sviluppo per definire servizi sempre più personalizzati in grado di rispondere ai bisogni dei cittadini. Questo è l'obiettivo di "Comune 2030" promosso dal Comune di Napoli progetto che parte proprio dal rafforzamento dei servizi per il lavoro per migliorare il welfare locale. Il racconto dell'assessora Monica Buonanno
Comune 2030, Buonanno (Napoli): “Guardiamo a politiche integrate di lavoro, welfare e sviluppo”

Costruire politiche integrate di lavoro, welfare e sviluppo per definire servizi sempre più personalizzati in grado di rispondere ai bisogni dei cittadini. Questo è l’obiettivo di “Comune 2030” promosso dal Comune di Napoli progetto che parte proprio dal rafforzamento dei servizi per il lavoro per migliorare il welfare locale, come racconta l’assessora del Comune, Monica Buonanno.
“Le politiche locali che riguardano le persone: ovvero identità, welfare, lavoro, abitare dignitoso, salute, istruzione, sicurezza e trasporti hanno livelli di governo diversi  e non sempre complementari. Comune 2030 intende mettere in una filiera unica i diritti che abbiano come faro il lavoro. Non esiste migliore politica sociale di quella del lavoro che restituisce dignità e quindi pari diritti a tutti i cittadini”.


Il progetto parte da una norma del 2011 che dà ai Comuni la possibilità di entrare nell’albo informatico e quindi di essere nella piattaforma gestita dal Ministero del lavoro e Anpal insieme ad altri operatori come i centri per l’impiego, le scuole, le Università e i centri di formazione.
“Il Comune di Napoli – ha spiegato l’assessora – è presente nell’albo già dal 2014 e oggi, insieme ad altri 262 Comuni, gestisce alcune importanti politiche come il reddito di cittadinanza e il contrasto al caporalato. Gestire una tale filiera di servizi è fondamentale per costruire percorsi personalizzati a seconda del profilo e delle esigenze dei cittadini: ogni cittadino ha bisogno di un servizio specifico non è più possibile fornire servizi standardizzati”.

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