• Ottobre 26, 2023
di Giuseppe Pellicanò

#Anci2023

Zuppi: “Solo con senso civico potremo avere un futuro, questo spirito contagi il Paese”

Il presidente della Cei, intervistato dal responsabile della Comunicazione Anci Danilo Moriero, è tornato sulla missione di pace in Ucraina e sull’azione della Chiesa contro le marginalità sociali e lo spopolamento delle aree periferiche
Zuppi: “Solo con senso civico potremo avere un futuro, questo spirito contagi il Paese”

GENOVA – “Sono grato per questa aria civica e civile che si respira tra di voi, qui non prevalgono le sofferenze ma ciò che ci unisce. Mi auguro che questa aria buona contagi le persone, solo se prevarrà questo senso civico potremo guardare insieme al futuro, e ci sarà un futuro oltre le barbarie e le violenze che viviamo ogni giorno”. E’ l’auspicio formulato da Matteo Maria Zuppi Presidente Conferenza Episcopale Italiana intervenendo alla giornata conclusiva della 40esima Assemblea, intervistato dal responsabile della Comunicazione Anci Danilo Moriero.
Zuppi è tornato innanzitutto sulla missione di pace per la guerra in Ucraina che gli è stata affidata da Papa Francesco. “Il buco da rammendare è molto grande anche perché abbiamo tante situazioni di conflitto e nell’organismo generale prima poi l’infezione arriva. Penso che il conflitto in Ucraina e quello in Terra Santa non possono non preoccuparci, qualche volta ho l’impressione che abbiamo il filo ma lo usiamo poco, perché il rammendo consiste nel mettere insieme i fili”. L’arcivescovo di Bologna ha spiegato che “proseguirò certamente la missione speciale per l’Ucraina, aggiungendo “poi bisogna vedere i modi”. “La passione di Papa Francesco è quella per rammendare per cercare di fare tutto il possibile, se poi sarà importante fare altre cose, si faranno” ha continuato, sottolineando che “la priorità è rammendare, ricucire per ritrovare l’unità che la guerra, la violenza, l’odio e tutto quello che viene prima. La guerra non è soltanto quando materialmente scoppia, è il pezzo precedente ed su quello che dobbiamo fare tanto anche per rammendare”.
Il presidente della Cei si è poi soffermato sul paradosso di questi tempi dell’interconnessione che vedono la crescita della solitudine e delle marginalità, specie nelle grandi aree urbane. “Bisogna capire che da soli non possiamo fare nulla e voi amministratori, che ogni giorno vivete i problemi dei cittadini, avete più di tutti una dimensione verticale dei problemi da affrontare e sapete come fare rete”.
La Conferenza episcopale si è anche impegnata con un progetto su un altro tema sentito dagli amministratori: lo spopolamento delle aree interne. “Insieme a voi amministratori possiamo fare molto, le soluzioni vanno cercate dove sono le radici più profonde del nostro Paese. E’ da queste aree interne – è la considerazione di Zuppi – che può rinascere il nostro Paese. Ma servono infrastrutture per riconnettere le periferie alle nostre città, risolvere i problemi delle aree marginali non può che fare bene anche alle aree urbane”.
Quanto poi al tema dell’accoglienza, Zuppi ha ricordato che spesso “le persone che arrivano non aspettano altro che essere accolti. Capisco la paura che può provocare l’arrivo di persone diverse da noi, ma dobbiamo dare loro fiducia”. Ma non basta, per il presidente della Cei “bisogna fare tesoro di quanto si è provato nell’emergenza, il sistema deve ripartire dalle strutture di base, quelle messe a disposizione dai Comuni, su cui ricade il carico dell’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati, ma anche dagli oratori che le Chiese aprono sui territori ad ogni emergenza. Queste strutture sono essenziali per fornire risposte adeguate”, ha concluso il presidente della Cei.