• Gennaio 21, 2016
di anci_admin

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Welfare – Reddito di dignità e politiche per l’inclusione sociale. Le proposte Anci Puglia sul Ddl regionale 116/2015

Anci Puglia, in sede di audizione in 3^ Commissione Consiglio regionale, ha presentato una serie di ...

Anci Puglia, in sede di audizione in 3^ Commissione Consiglio regionale, ha presentato una serie di proposte e osservazioni al DDL n. 116 del 30.11.15 “Reddito di dignità e politiche per l’inclusione sociale”.  
L’Anci, si legge in una nota, pur esprimendo parere favorevole sull’impianto generale della norma, sottolinea la necessità di un fattivo, imprescindibile e sistematico coinvolgimento dell’Associazione, e quindi dei Comuni e degli Ambiti territoriali sociali, nelle varie fasi della gestione del beneficio economico: procedura  presentazione domande, istruttoria, ammissione e assegnazione.
In merito alle risorse, al fine di supportare gli Ambiti sociali di zona nell’espletamento delle attività previste dalla presente legge, l’Anci chiede l’attribuzione agli stessi ambiti di un importo pari al 2% del riparto di cui al comma 4 dell’art. 8 della presente legge.
In tema di requisiti, l’Anci chiede che divenga obbligatoria la sottoscrizione da parte del richiedente e del suo nucleo familiare, di apposito patto individuale di inclusione sociale attiva, per l’adesione al relativo percorso concordato di attivazione e di inclusione sociale attiva.
L’Anci inoltre, chiede la sospensione del beneficio nel caso di assunzione a tempo determinato per periodi superiori a tre mesi ed inferiori a sei mesi. 
L’Associazione dei Comuni pugliesi è stata rappresentata da Michele Lamacchia, componente del Comitato direttivo regionale, delegato dal presidente Sen Luigi Perrone. (com)