• Novembre 25, 2020
di Giuseppe Pellicanò

Interporti

Tedesco: “Si coinvolgano i Comuni nella gestione e nello sviluppo del sistema nazionale”

Il Sindaco di Civitavecchia è stato audito dalla commissione Trasporti della Camera, nell’ambito della discussione di una proposta di legge per una nuova disciplina quadro. “Non vorremmo che un quadro operativo che coinvolge gli interessi nazionali finisca per non coinvolgere i territori”
Tedesco: “Si coinvolgano i Comuni nella gestione e nello sviluppo del sistema nazionale”

“Riconoscere la centralità dei Comuni coinvolgendoli in modo effettivo nella gestione del processo relativo all’interportualità, che impatta sui territori sotto l’aspetto economico, sociale e ambientale, anche attraverso la pianificazione urbanistica”. Questa la richiesta principale formulata da Sindaco di Civitavecchia Ernesto Tedesco che, in qualità di neodelegato Anci alla Portualità, ha rappresentato l’Associazione in un’audizione davanti la commissione Trasporti della Camera, nell’ambito della discussione di una proposta di legge che prevede una nuova disciplina quadro in materia di interporti.
Tedesco, dopo aver sottolineato “l’importanza di una proposta di legge che disciplina infrastrutture importanti per lo sviluppo territoriale”, ha segnalato la mancanza di chiarezza circa il ruolo effettivo giocato dai Comuni. “Riteniamo che nella proposta di legge ci sia una sorta di dismissione del loro coinvolgimento. Non vorremmo che un quadro operativo che coinvolge gli interessi nazionali finisca per non coinvolgere i territori”, ha spiegato il sindaco di Civitavecchia. Che ha anche paventato il rischio “che si creino sovrapposizioni tra le competenze delle Autorità di sistema e i Comuni”, con il risultato di generare “un’emarginazione funzionale e operativa, anche dal punto di vista logistico e amministrativo, dei municipi”.
Il delegato alla Portualità ha citato come esempio di questa scarsa considerazione del ruolo dei Comuni, il Comitato nazionale per l’intermodalità e la logistica, un organo previsto dalla legge nel quale non è prevista alcuna rappresentanza dell’Anci. Altro elemento che secondo l’Associazione merita di essere chiarito e ben definito riguarda il criterio dell’unicità gestionale, da intendersi come unitarietà di funzioni operative, che rappresentata proprio l’elemento più rilevante del provvedimento in via di approvazione.
Accanto a questo è poi necessario rafforzare il sistema di infrastrutture delle Città Portuali che hanno un ruolo chiave per lo sviluppo degli interporti. “Bisogna dedicare attenzione allo sviluppo della portualità italiana per evitare una marginalizzazione rispetto ai porti del Nord Europa. Il porto di Civitavecchia ad esempio – ha ricordato Tedesco – pur essendo vicino all’interporto di Orte è privo di un collegamento stabile perché mancano paradossalmente 16 chilometri per completare una rete viaria stabile tra le due città. Questo investimento non solo consentirebbe di collegare due realtà rilevanti per il sistema interportuale nazionale ma darebbe – ha concluso – nuovo slancio sinergico alle rispettive economie territoriali”.