• Aprile 5, 2013
di anci_admin

Interventi

Tares – Delrio a ‘La Telefonata’: “Accordo governo chiarisce che sovrattassa va allo Stato”

Il rinvio del saldo sulla Tares "ha un duplice vantaggio: da un lato fa chiarezza sul fatto che...

Il rinvio del saldo sulla Tares "ha un duplice vantaggio: da un lato fa chiarezza sul fatto che è lo Stato che incassa la sovrattassa e non i sindaci che la mettono. E dall’altro permette di non mandare in emergenza rifiuti la gran parte delle città, di fronte alla probabile crisi di liquidita’ per aziende e Comuni". Lo ha sottolineato il presidente dell’Anci, Graziano Delrio, intervenendo alla trasmissione ‘La Telefonata’ su Canale 5, in merito all’accordo con il governo per il pagamento, solo a dicembre, della maggiorazione Tares di 30 centesimi a metro quadro che sarà versata direttamente allo Stato.
Delrio ha ricordato come "i Comuni avessero chiesto che la tassa venisse sospesa nel 2013, perché l’Imu è stata terribile sulle tasche italiane", e  perché la Tares era stata "concepita a suo tempo come tassa sui servizi indivisibili che i Comuni forniscono", proprio in virtù del fatto che "l’Imu prima casa doveva essere esente".
Di fatto "è cambiato il quadro con la Tares – ha aggiunto – che è diventata un doppione, semplicemente l’ennesima tassa per rimpinguare le casse statali. Almeno con la soluzione trovata, a differenza dell’Imu, i cittadini avranno chiaro a dicembre che stanno pagando una nuova mini-patrimoniale", ha precisato il presidente Anci.
Durante il suo intervento, Delrio ha fatto cenno anche al decreto per lo sblocco dei pagamenti alle imprese, di cui ha discusso ancora ieri con il ministro dell’Economia Grilli. "L’incontro è finito bene dal punto di vista sostanziale, visto che sette miliardi nelle casse dei Comuni, e che sono dovuti alle imprese per i lavori eseguiti nelle nostre città, saranno presto liberati", ha evidenziato il leader dei sindaci, garantendo che "i Comuni adempieranno a tutte le procedure per poter segnalare al ministero i pagamenti autorizzati, in tempi rapidissimi".
Sul tappeto rimane però il tema dolente del patto di stabilità: "Se questi soldi inutilizzabili si sono accumulati nelle casse dei Comuni lo dobbiamo alle regole interne che ci siamo imposti", ha ribadito Delrio. Una ‘gabbia’ che "ha bloccato proprio gli investimenti nelle piccole opere pubbliche, quelle che si fanno davvero e che sono fondamentali per la situazione economica e la qualità della vita dei cittadini", ha concluso. (gp)