- Luglio 4, 2024
Stefania Dota: “Auspichiamo una proroga per i comuni che non hanno rispettato scadenze”
“Rigenerazione e piani urbani integrati: i progetti del Ministero dell’Interno e il PN Metro Plus” è il secondo panel della mattinata di Missione Italia 2024“Rigenerazione e piani urbani integrati: i progetti del Ministero dell’Interno e il PN Metro Plus” è il panel che chiude la mattinata dei lavori di Missione Italia 2024. Stefania Dota, Vice Segretario Generale ANCI fa il punto dell’ANCI su questi temi: “Piccole e medie opere non sono legati più ai fondi Pnrr perchè attingeranno a risorse diverse. Sappiamo che alcuni comuni non sono riusciti a rispettare le scadenze e rischiano di non avere il finanziamento a causa di problemi diversi. Ma allo stesso tempo siamo fiduciosi poichè è stato presentato un emendamento che potrebbe risolvere tale questione. Per quanto riguarda rigenerazione urbana noi auspichiamo che ci sia un’apertura sul 2027 per la chiusura delle opere. Anche perché non essendo più opere finanziate dal Pnrr non dovrebbero rispettare le stesse scadenze. E’ necessario capire inoltre l’origine dei ritardi per trovare una soluzione condivisa.
Matteo Barbero, Dirigente Direzione finanza e patrimonio Città Metropolitana di Torino, ha portato la voce delle citta metropolitane, che stanno ancora cercando una collocazione istituzionale. I piani strategici nascono infatti senza risorse ma ne 2021 le città metropolitane hanno avuto l’opportunità di riempirli con le risorse del pnrr , che hanno consentito di elaborare nuovi progetti. “La maggior parte delle nostre risorse – sottolinea Barbero – riguarda progetti di rigenerazione urbana. Soprattutto Pinqua e Piani urbani con diversi approcci per i nostri diversi interlocutori: Ministero dell’interno e Ministero delle finanze. Prevediamo di cantierizzare 80 progetti entro il 2024.
Sonia Caffù, Dirigente I.GE.PA., Ragioneria Generale dello Stato, Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha evidenziato che i diversi progetti legati alle risorse del Pnrr sono stati prorogati diverse volte. Rigenerazione urbana, ad esempio, ha avuto necessità di più tempo per essere portato a termine. La Caffù, inoltre, ha rivelato la gran mole di numeri derivanti dalle iniziative dei sindaci sui diversi progetti, evidenziato come non ci siano elevate differenze tra nord e sud sulla gestione e la rendicontazione dei piani. Su rigenerazione, ad esempio, ci sono l’80 % di cantieri aperti e quelli in ritardo lo sono perchè sottoposti alle autorizzazioni dei beni culturali. Mentre 1080 sono i progetti conclusi.
Rosa Valentino, Direttore Centrale per la Finanza Locale Ministero dell’Interno, Gli investimenti PNRR a titolarità del Ministero dell’Interno chiarisce che il Viminale dallo scorso dicembre non ha più la titolarità dei progetti Piccole e Medie opere ma continua a gestirli, soprattutto le piccole opre, perchè restano all’interno del sistema Regis. “il Ministero dell’Interno – evidenzia la Valentino – per medie e piccole ha collaborato di Anci con webinar e altre iniziative molto importanti per i comuni nel processo di soluzione dei problemi legati ai progetti”.
“Stiamo lavorando su un piano integrato di riqualificazione urbana e prima di sviluppare la nostra iniziativa, ci siamo confrontati con altre città e con il ministero dell’Interno. La nostra iniziativa non potrà portare i frutti attesi se si continuerà a prescindere dalle politiche della casa e dai dati sulla povertà che interessano alcuni nostri quartieri”, ha detto Maria Grazia Falciatore, Capo di Gabinetto Comune di Napoli. “Il progetto simbolo di Scampia prevede un intervento capillare e che continuerà nel tempo, con un confronto continuo coi comitati di quartiere. Vogliamo che i progetti attivati funzionino veramente e che possa incidere per avere politiche che garantiscano maggiore efficienza, competitività e giustizia sociale”.
Infine, Raffaele Parlangeli, direttore generale ufficio per le politiche territoriali e la cooperazione territoriale, dipartimento per le Politiche di Coesione e il Sud si è soffermato sull’attività del suo ufficio che fa “da tramite tra gli enti territoriali e le loro esigenze di attuazione e quelle tecniche degli uffici che devono riportare all’ordine dei processi definiti a livello comunitario”. Nel passaggio “dalla precedente fase dei fondi Ue di coesione a quella del 2021-27 c’ è stata una vera e propria evoluzione che ha favorito lo sviluppo della capacità organizzative e programmatoria degli enti locali”, ha spiegato Parlangeli.