- Novembre 22, 2018
Sostenibilità
Spreco zero, presentati in Anci i vincitori nelle categorie comuni, imprese, scuole e cittadini
Il presidente dell'Anci Antonio Decaro: “L’Anci collabora con convinzione al premio e alla campagna nazionale Spreco Zero, che ben si legano al lavoro diretto che svolgiamo con i Comuni in collaborazione con il ministero dell’Ambiente: i sindaci sono in prima linea nella battaglia contro lo spreco"“L’Anci collabora con convinzione al premio e alla campagna nazionale Spreco Zero, che ben si legano al lavoro diretto che svolgiamo con i Comuni che promuoviamo in collaborazione con il ministero dell’Ambiente. Perché i sindaci sono in prima linea nella battaglia contro lo spreco, un’emergenza, considerati i dati. Un’emergenza che si fronteggia lavorando sia sull’educazione sia sulla valorizzazione e promozione di iniziative che invertano la rotta”. Lo ha detto il presidente dell’Anci Antonio Decaro alla conferenza stampa di presentazione dell’edizione 2018 del Premio Vivere a Spreco Zero 2018, gli Oscar della sostenibilità per i quali concorrono Comuni, imprese, scuole e cittadini che si è svolta questa mattina presso la sede dell’Anci a Roma alla presenza del fondatore di Last Minute Market/Spreco Zero Andrea Segrè e del curatore del Premio, Luca Falasconi, coordinatore del progetto 60 Sei ZERO.
Giunto alla sesta edizione, il premio è promosso dalla campagna Spreco Zero di Last Minute Market, in sinergia con il ministero dell’Ambiente e il progetto 60 Sei ZERO dell’Università di Bologna – Distal, con la collaborazione dell’Anci e della rete Sprecozero.net. L’iniziativa è sostenuta da un pool di quattro aziende – Comieco, Conapi, Conad e Camst – che portano avanti i valori della sostenibilità anche attraverso questo Premio, che riconosce e valorizza le buone pratiche a diversi livelli, dagli enti pubblici alle Imprese, dalle scuole ai cittadini.
I 4 PREMI E LE MENZIONI
Quest’anno, per i Comuni, sarà premiato Maranello per “l’articolata visione Spreco Zero e per i progetti promossi sul territorio che includono la prevenzione e il recupero degli sprechi alimentari e la prevenzione e gestione ottimale dei rifuti, oltre alla sensibilizzazione dei cittadini attraverso la promozione di stili di vita sostenibili.
Nella categoria Imprese vince il Consorzio Bestack per l’innovativa messa a punto di cartoni ondulati che allungano la vita dell’ortofrutta custodita negli imballaggi, preservandone la qualità. Nella categoria Scuolevince l’Istituto Pacinotti di Taranto per il progetto “Tesori… nei rifiuti. No allo spreco alimentare”. Infine, Valentina Brengola si è aggiudicata il titolo di Cittadina Spreco Zero 2018 per l’attività partecipe e la testimonianza attiva nel test dei Diari di Famiglia.
Due le menzioni speciali assegnate dal Premio: una al progetto “Non Scado” di Legambiente che, nel Comune di Ragusa, ha coinvolto anche i migranti nella raccolta di prodotti non più commercializzabili ma ancora buoni rimasti in campo. E la seconda all’associazione Assform che nell’area del Trentino organizza interventi di prevenzione degli sprechi e corsi di educazione alimentare rivolti in particolare alle scuole.
IL RUOLO DELL’ANCI
L’impegno dell’Anci, in collaborazione con il ministero dell’Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare, è principalmente rivolto alla sensibilizzazione dei Comuni per contrastare e ridurre lo spreco in coerenza con gli obiettivi dell’Agenda 2030. La lotta allo spreco, che è parte integrante dell’economia circolare, significa lotta alla povertà e sostenibilità di modelli di produzione e consumo virtuosi che generano a loro volta benefici economici e sociali. Per questo l’Anci, attraverso l’iniziativa Spreco Zero, è impegnata a sensibilizzare le amministrazioni locali con workshop, laboratori informativi e altre iniziative tese a valorizzare e diffondere le buone pratiche realizzate nei Comuni, in partnership con i privati, come esempi replicabili sul territorio. “Solo negli ultimi mesi – ha proseguito Decaro – l’Anci ha realizzato laboratori come quello in cui abbiamo analizzato l’esperienza comunale di ‘Riciclofficina’ di Monterotondo, modello di riciclo, riutilizzo e fitto di biciclette. E un focus sul Comune di Ferrara e sui suoi progetti ‘Brutti ma buoni’, rivolto al recupero di prodotti vicini alla scadenza, e ‘Ristoriamo” destinato alla restituzione di cibo non consumato nei ristoranti. L’educazione alimentare, che contempla anche l’aspetto della riduzione dello spreco a tavola, e l’educazione al rispetto dell’ambiente – ha concluso Decaro – sono infine cardini della materia di educazione alla cittadinanza che noi sindaci vogliamo introdurre come materia scolastica in tutte le scuole. Per questa iniziativa siamo tutti impegnati in una raccolta di cinquantamila firme per depositare la proposta di legge di iniziativa popolare. Combattere lo spreco, rendendo consapevoli i bambini, significa consegnare loro un mondo migliore e più vivibile domani”.
I PROMOTORI DI SPRECO ZERO, I DATI DEL RAPPORTO 2018 DELL’OSSERVATORIO WASTE WATCHER
“Festeggiamo vent’anni di Last Minute Market – dichiara il fondatore Andrea Segrè – Vent’anni di recupero, ma soprattutto di prevenzione degli sprechi alimentari grazie alla visione ‘spreco zero’ diventata otto anni fa una campagna di sensibilizzazione e sei anni fa il Premio per le buone pratiche degli enti pubblici, delle imprese, di scuole e cittadini. La vera svolta in tema di sprechi è quella culturale: nella cultura delle amministrazioni, delle aziende, dell’educazione sui banchi di scuola e nelle famiglie. Alcuni dati testimoniano il nostro lavoro: oggi solo l’1% dei cittadini ritiene di gettare il cibo ogni giorno, 4 italiani su 5 giudicano un’assurdità irresponsabile buttare il cibo ancora buono e 4 su 10 dichiarano di aver ridotto gli sprechi nell’ultimo anno (dal Rapporto Waste Watcher 2018). La strada è ancora lunga, ma l’orizzonte Spreco Zero si avvicina se le buone pratiche diventano prassi nella vita di tutti”.
“La prevenzione e la riduzione dello spreco alimentare – osserva Luca Falasconi, curatore del Premio – non possono che passare attraverso la diffusione delle buone pratiche, quelle implementate ogni giorno dalle nostre imprese, amministrazioni, scuole e consumatori. Conoscerle, valorizzarle e promuoverle è certamente un passo determinante, proprio per questo nel 2013 è stato istituito il premio ‘Vivere a spreco Zero’. Ad oggi abbiamo visionato centinaia di buone pratiche di Comuni, Regioni e altri enti pubblici; oltre 100 progetti di imprese italiane, oltre 200 iniziative nate in seno alle scuole e, da quest’anno, stimoliamo i singoli cittadini a raccontarci le esperienze in atto per prevenire lo spreco domestico del cibo. Come curatore del Premio accolgo sempre con emozione e con vera soddisfazione l’impegno di chi, ad ogni livello, quotidianamente agisce in vista dell’obiettivo SprecoZero”.
LA CONSEGNA DEI PREMI
La giuria del Premio Vivere a Spreco Zero 2018 è composta dai giornalisti Antonio Cianciullo, Massimo Cirri, Marco Fratoddi e Roberto Giovannini, dal fondatore Spreco Zero Andrea Segrè, dal curatore del Premio Luca Falasconi, dal presidente di Sprecozero.net Stefano Mazzetti, dall’Ad Last Minute Market Matteo Guidi, dalle aziende partner che hanno supportato l’edizione 2018. Le premiazioni si svolgeranno mercoledì 28 novembre a Bologna (Archiginnasio, Cubiculum dalle ore 16). Testimonial 2018 del Premio Vivere a Spreco Zero è l’artista Giobbe Covatta, “per l’attenzione, la sensibilità e l’efficacia d’impegno di un attore e autore fra i più amati dal grande pubblico. Con Giobbe Covatta – recitano le motivazioni – il Premio sviluppa una riflessione ampia e coinvolgente sul vivere sostenibile, sul rapporto dell’uomo con l’ambiente, sull’impronta che ognuno di noi imprime sul pianeta con maggiore o minore rispetto per la condivisione delle risorse”.