• Maggio 2, 2017
di anci_admin

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Sisma – Decaro: “Rete solidarietà necessaria e a pieno ritmo, ripartiamo da eventi culturali nei territori e sostegno a tipicità”

“Anche se lo Stato ha stanziato la cifra di ben un miliardo di euro per i prossimi tre anni a ...

“Anche se lo Stato ha stanziato la cifra di ben un miliardo di euro per i prossimi tre anni a favore della ricostruzione post-sisma, ci sono tanti piccoli interventi che se dovessero seguire l’iter burocratico si realizzerebbero in tempi troppo lunghi. E’ proprio su questo fronte che interviene la solidarietà tra le comunità. Per quanto riguarda l’Anci e i Comuni, stiamo lavorando per sostenere i prodotti tipici delle zone colpite, dalla lenticchia di Castelluccio ai salumi di Norcia. E abbiamo già proposto l’avvio di un grande programma di eventi culturali e attrattivi per valorizzare il patrimonio storico-artistico del centro Italia”. Lo afferma il sindaco di Bari e presidente dell’Anci, Antonio Decaro, intervenendo su Rai Tre nel corso della trasmissione ‘Fuori tg’ dedicata dalla ricostruzione post sisma in Emilia-Romagna e appunto nel centro Italia.
Ricordando anche le “iniziative straordinarie come quelle che in Emilia-Romagna hanno portato all’emissione dei ‘parmesan bond’”, Decaro ha sottolineato che nel caso dell’ultimo sisma “il cratere tanto vasto non ci impedisce comunque di dare un forte sostegno, come Comuni e come semplici cittadini, ai territori di Umbria, Marche, Abruzzo e Lazio”.
D’altronde, ha spiegato Decaro, “il nostro Paese dimostra come sempre uno straordinario spirito di solidarietà in momenti critici come questo. Solo per citare alcuni esempi, la solidarietà tra cittadini ha portato alla donazione della strumentazione per l’osservatorio astronomico di Esanatoglia nelle Marche, uno scuolabus donato ad Acquasanta da tre piccoli Comuni toscani e centoventimila euro raccolti dall’Anci per far dotare le piccole sedi comunali di computer e arredi. Per non parlare delle 20 mila giornate lavorative donate dai Comuni di tutta Italia a quelli colpiti dal terremoto, con ingegneri, vigili urbani, ragionieri e semplici impiegati che si sono recati nei luoghi messi in ginocchio dal sisma già all’indomani degli eventi, per dare il proprio contributo al riavvio immediato della macchina amministrativa”. (mv)