- Maggio 30, 2023
Ciclo dei rifiuti
Salvemini: “Italia leader europeo per riciclo ma la sfida è colmare differenze tra nord e sud”
Il delegato Anci all’energia e ai rifiuti intervenendo al Convegno “I Comuni Plastic free arrivano in parlamento”“L’iniziativa di quest’oggi mette a fuoco temi che stiamo vedendo essere decisivi e cruciali le proposte presentate sono uno stimolo per le amministrazioni oltre a mettere in rete le buone pratiche, motore anche di possibili proposte di legge che possono coadiuvare un processo di necessaria riduzione dei consumi di plastica monouso”. Lo ha detto il sindaco di Lecce e delegato Anci all’energia e ai rifiuti, Carlo Salvemini, intervenendo al Convegno “I Comuni Plastic free arrivano in parlamento” svoltosi stamattina presso la Sala della Regina a Palazzo Montecitorio.
Da sindaco, Salvemini ha ricordato che gli che obiettivi strategici nazionali, per quanto sono legati alla meritoria iniziativa dal basso, non possono, però “essere esclusiva responsabilità da disciplinare attraverso l’istituto delle ordinanze, perché sappiamo – ha ricordato – che si pone un problema di verifica del rispetto delle stesse sui territori e questo richiama la gravosità degli impegni e la insufficienza delle dotazioni di personale” con un effetto, talvolta, di annuncio a cui non corrispondono risultati sul campo.
“Non è una cattiva volontà, non è una distrazione – precisa il sindaco di Lecce – a volte è proprio una difficoltà oggettiva”. Una situazione che trova rimedio “attraverso appunto quello che contesti come questo si incaricano di fare, ovvero tradurre le iniziative dal basso, in proposte di legge che abbiano una efficacia strategica nazionale”.
Il delegato Anci all’energia e ai rifiuti ha poi sottolineato come la riduzione della produzione dei rifiuti si colloca naturalmente in cima alle strategie di gestione a cui fa seguito quella del riciclo “che costituisce per il nostro paese una sorta di eccellenza europea che dovremmo con più convinzione e determinazione rivendicare e ricordare”.
In tal senso, “con riferimento agli anni 2020-2021, abbiamo il 63% circa dei rifiuti raccolti con oltre 18 milioni di tonnellate di rifiuti differenziati, di cui quasi 9 mln di imballaggi e frazioni secche riciclabili, oltre 7 mln di frazione organica, a cui si aggiungono RAEE, tessili, ingombranti ed altre frazioni minori”.
In particolare, guardando ai dati quantitativi ed economici riportati all’esito degli accordi fra Anci e Conai, dopo l’introduzione del Decreto Ronchi del 1997, Salvemini ha illustrato come questa linea cresca di anno in anno: dal 2016 al 2020 la quantità complessiva gestita dai comuni, per il tramite dei consorzi è passata infatti da 4.792.000 tonnellate a 6.624.000 tonnellate e, con riferimento ai corrispettivi erogati dai consorzi Conai, nello stesso periodo di riferimento ai Comuni si passa dai 442 milioni circa del 2016 ai 627 milioni del 2020.
Dati che appunto definiscono l’Italia come uno dei principali leader Europei in tema di riciclo di rifiuti, senza dimenticare però le differenze territoriali tra nord e sud che per il sindaco “costituiscono il terreno sfidante del miglioramento dei risultati che ci dobbiamo prefiggere”.
Queste virtuosità che si stanno sviluppando necessitano però di evidenziare che “l’organizzazione di una buona raccolta differenziata non è però la sola variabile utile a valutare l’efficace gestione dei rifiuti e del riciclo dei materiali nell’ottica dell’economia circolare”, afferma, perché un importante tassello “è rappresentato dall’impiantistica di riciclo e noi sappiamo che lo sbilanciamento tra nord e sud impatta negativamente sulla economicità della gestione e incide negativamente soprattutto per i Comuni del mezzogiorno, sia dal punto di vista dei costi di trasporto della materia riciclabile sia per la scarsità di operatori che finiscono per agire in regime di monopolio con inevitabili conseguenze sul regime tariffario”.
Proprio su questo punto, Salvemini ha rimarcato quanto oggi non siano “misurabili significativi impatti positivi derivanti dall’introduzione della MTR2 da parte di ARERA e purtroppo non annunciano grandi e benefici effetti” e sullo stesso piano stanno gli esiti dei bandi del Pnrr, dedicati alla ottimizzazione dei sistemi di raccolta e al potenziamento dell’offerta impiantistica, che anche in questo caso “rischia di vedere aumentare i divari anziché ridurli”.
Un’ultima osservazione, il sindaco di Lecce l’ha fatto sul proliferare dei consorzi autonomi, che determina, purtroppo, un aggravio di complessità nella gestione da parte dei Comuni per i quali naturalmente sarà importante trovare soluzioni perché aumentano gli operatori, aumentano i criteri di raccolta dei materiali e questo appesantisce i sistemi di raccolta e differenziazione”.