• Maggio 17, 2023
di Redazione Anci

Maltempo Emilia-Romagna

Salgono a otto i morti, cinquemila gli evacuati. La situazione nei Comuni più colpiti

La straordinaria ondata di maltempo in Emilia Romagna ha coinvolto circa 24 Comuni tra grandi e piccoli centri: da Bologna a Cesena, da Faenza a Riccione a Lugo e a Forlì. I sindaci: “E' la peggiore situazione mai vissuta”
Salgono a otto i morti, cinquemila gli evacuati. La situazione nei Comuni più colpiti

Continua l’emergenza in Emilia Romagna dove le vittime sono arrivate a otto e migliaia sono le persone evacuate a seguito di abitazioni e strutture allagate a causa dei 14 fiumi e torrenti esondati. Coinvolti circa 24 Comuni tra grandi e piccoli centri: da Bologna a Cesena, da Faenza a Riccione a Lugo e a Forlì.
Il presidente dell’Anci Antonio Decaro, in costante contatto con i sindaci dei territori colpiti, a nome dei primi cittadini italiani si stringe alle comunità colpite. “Pronti a sostegno concreto”, dichiara in una nota, dicendosi sicuro “che le istituzioni e tutta la comunità nazionale saranno al fianco delle popolazioni emiliano-romagnole, e che verranno messe a disposizione tutte le risorse necessarie a far ripartire quegli straordinari territori”.
Il primo cittadino di Faenza Massimo Isola dichiara che quella passata è “una nottata che non potremo mai più dimenticare. Un’alluvione che la storia della nostra città non aveva mai conosciuto. Qualcosa di inimmaginabile”. Nel centro romagnolo centinaia di persone sono al lavoro da tutta la notte per mettere in sicurezza tutte le persone ancora in difficoltà, con l’acqua che in alcuni quartieri ha lambito i tetti. “Invito chiunque – aggiunge il primo cittadino – a segnalare parenti o amici al momento irrintracciabili tramite messaggio privato. Vi prego di indicare nome e cognome, indirizzo di residenza, composizione del nucleo familiare, numero di telefono cellulare e ogni altra informazione ritenuta utile. La collaborazione di tutti è fondamentale. Stiamo uniti”.
Enzo Lattuca, primo cittadino di Cesena, sta evacuando i cittadini “che non potevano avere le condizioni per rimanere lì (nelle loro case n.d.r.). Tra l’altro – aggiunge – in diversi casi nonostante le prescrizioni le persone scelgono di rimanere in casa. Questa è una scelta autonoma che naturalmente mette in difficoltà il sistema di soccorso”.
“Abbiamo avuto una notte da incubo – dice stamattina Gian Luca Zattini, sindaco di Forlì – e il risveglio è veramente drammatico perché la città è piegata nella stragrande maggioranza dei suoi quartieri”. Nelle scorse ore, aggiunge Zattini, “i fiumi hanno iniziato, in un primo momento, a perdere potenza poi hanno ripreso un innalzamento dei livelli idrometrici, veramente una notte da incubo e un risveglio veramente doloroso perché adesso le nostre strutture iniziano a contattare a ricercare la gente”. Quanto alle persone disperse “al momento abbiamo la certezza di un disperso nella zona interessata dal fiume Ronco di circa 60anni che speriamo ancora di ritrovare. Non è detto che non troviamo altre realtà drammatiche perché iniziamo adesso a intervenire in zone dove ci sono metri d’acqua e alcune realtà anche ai piani superiori non sono in sicurezza totale. Abbiamo un paio di centinaio di persone evacuate che stiamo ospitando nelle nostre strutture”.
Anche nel capoluogo situazione difficile come riferisce il sindaco di Bologna Matteo Lepore sul suo profilo Instagram “Questa notte – scrive Lepore – è stata dura in tutta l’Emilia Romagna e nell’area metropolitana Bolognese: nel capoluogo abbiamo alcune zone critiche come Via Saffi, il percorso del torrente  Ravone, oltre alla zona di Savena in San Rufillo. Vi chiedo di seguire le indicazioni – aggiunge – il più possibile. Non usate l’auto e nelle vie che indichiamo, salite al primo piano e non scendete in cantina e garage. L’impatto con i comuni della pianura e della montagna è molto serio – prosegue il primo cittadino – tutto il personale è sul territorio, anche per questo chiedo la massima collaborazione. Ce la faremo”.
Un quadro tragico anche nella provincia di Ravenna come riferisce il sindaco del capoluogo Michele De Pascale: “Tutti i comuni sono stati colpiti sia quelli di collina che quelli di pianura. I comuni costieri hanno avuto problemi anche loro, stiamo combattendo, la situazione è difficile, parlo per Ravenna, fiume Ronco, Montone, Savio, Lamone. Abbiamo evacuato preventivamente centinaia di persone in tre hub”, sottolinea raccontando che “volontari si sono uniti nella notte svegliandosi e venendo volontariamente in comune a darci una mano”.
Intanto le istituzioni si stringono attorno alle comunità colpite, a partire dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che questa mattina ha telefonato al presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini. Il Capo dello Stato, a quanto riportano le agenzie di stampa, ha espresso vicinanza e solidarietà alle comunità emiliano-romagnole colpite dall’emergenza maltempo e il cordoglio per le vittime.  Il governatore emiliano-romagnolo, inoltre, ha fatto il punto della situazione, in una video-call, con la Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni; il ministro per la Protezione Civile, Nello Musumeci e il capo della stessa Protezione Civile, Fabrizio Curcio. Nel corso della riunione, in cui la premier ha ribadito vicinanza all’Emilia-Romagna e garantito il massimo impegno dell’Esecutivo è stato fatto il punto sugli interventi in corso, ed è stata condivisa la necessità di uno sforzo straordinario di tutti i corpi dello Stato e istituzioni nei soccorsi e nella gestione dell’emergenza con la priorità di mettere in sicurezza tutte le persone.