- Settembre 10, 2018
Road show Anci Città medie
Ghinelli (Arezzo): “Con ‘Unico per Te’ verso una gestione telematica dello Sportello unico”
“Offrire un servizio al cittadino contribuendo alla migliore gestione della propria organizzazione interna, potendo meglio organizzare il personale in funzione delle richieste di appuntamento, e controllando con l'elaborazione di statistiche il flusso di richieste”.“Offrire un servizio al cittadino contribuendo alla migliore gestione della propria organizzazione interna, potendo meglio organizzare il personale in funzione delle richieste di appuntamento, e controllando con l’elaborazione di statistiche il flusso di richieste”. Questo l’obiettivo principale del progetto “Unico per Te” l’agenda online per prenotare un appuntamento con lo Sportello Unico del Comune di Arezzo. Ne ha parlato il sindaco aretino Alessandro Ghinelli, intervenendo all’appuntamento di Bergamo del Road Show Città Medie dell’Anci, dedicato ai temi dell’innovazione tecnologica.
“Si tratta di un progetto virtuoso, di un servizio attivato a febbraio di quest’anno e che ha prodotto numeri importanti”, ha spiegato Ghinelli. “Sono stati infatti oltre 7000 gli accessi (una media di circa 1000 al mese) e le conseguenti prenotazioni effettuate fino ad oggi”. Si accede ad “Unico per Te” dal sito ufficiale del Comune di Arezzo: un interfaccia semplice ed intuitivo consente al cittadino, previa registrazione, di prenotare con pochi click il servizio scelto e la data dell’appuntamento.
“Lo consideriamo un servizio “consigliato” dal lunedì al venerdì e obbligatorio per il giorno del sabato: una scelta “didattica”, quest’ultima – ha aggiunto il primo cittadino – finalizzata a sostenere la cosiddetta “trasformazione digitale”, ossia all’accompagnamento dell’utenza verso una sempre maggiore digitalizzazione e informatizzazione di servizi ed attività”.
Quindi perfezionamento e razionalizzazione delle proprie risorse e servizi sostanzialmente a ‘costo zero’. “Il progetto infatti è stato realizzato attraverso il riutilizzo di un software opensource, quindi gratuito, e che ha consentito – ha concluso Ghinelli – i non andare a bando e di operar internamente in tempi rapidi e costi praticamente azzerati.