• Febbraio 12, 2019
di Giuseppe Pellicanò

Politiche coesione

Pon Metro, Decaro: “Dialogo diretto con le città venga esteso anche ai rapporti con le Regioni”

Conferenza stampa sui risultati del Programma Ue. Falcomatà, delegato alle Politiche per la coesione territoriale sui risultati: “Si rafforzi il Pon Metro, necessario migliore coordinamento delle politiche urbane”. Caponetto (Agenzia Coesione): “Si continuino a sfruttare le potenzialità del Pon”
Pon Metro, Decaro: “Dialogo diretto con le città venga esteso anche ai rapporti con le Regioni”

“Il Pon Metro si è rivelato uno strumento operativo molto utile che è servito ai capoluoghi di provincia delle Città metropolitane per progetti concreti sul territorio. Come Comuni vorremmo che la sua logica di interlocuzione diretta con le città venisse non solo confermata nel prossimo ciclo di programmazione comunitaria, ma anche estesa ai rapporti tra i municipi e le Regioni”. Lo ha affermato Antonio Decaro, presidente dell’Anci e sindaco di Bari intervenendo a una conferenza stampa sui risultati e le prospettive del Pon Metro, svoltasi nella sede nazionale dell’associazione. Accanto a lui Giuseppe Falcomatà, sindaco di Reggio Calabria e delegato al Mezzogiorno e Politiche per la coesione territoriale, e Antonio Caponetto, direttore dell’Agenzia per la Coesione che ha gestito il programma per l’Italia.
“Grazie alle risorse del Pon Metro, molte città hanno realizzato progetti innovativi come il co-housing, la digitalizzazione dei servizi, gli sportelli per le attività produttive, l’acquisto di mezzi di trasporto e perfino dei Job center che hanno permesso di realizzare forme di sostegno del reddito per le fasce più deboli”, ha ricordato Decaro.
Ma proprio la possibilità di interlocuzione senza filtri tra le città e il governo è un valore aggiunto che ora il presidente dell’Anci si augura venga replicato a livello regionale. “Vorremmo che questa impostazione fosse ora realizzata anche nel nostro rapporto con le Regioni, in modo che i Comuni possano da un lato pianificare gli interventi e dall’altro accedere alle risorse. Per evitare ritardi e sovrapposizioni è necessario che si individuino dei percorsi fissando dei paletti e lasciando soprattutto la pianificazione diretta alle aree metropolitane”, ha concluso Decaro.
“Grazie a risultati concreti in tutte le realtà metropolitane, l’esperienza del Pon Metro è stata sicuramente positiva e va pertanto rafforzata e rilanciata nel nuovo ciclo di programmazione Ue 2020/2027”, ha sottolineato da parte sua Giuseppe Falcomatà. Per questo “il nostro auspicio di sindaci è che, ad ogni livello di governo, ci sia un migliore coordinamento tra gli interventi, coinvolgendo in modo più intenso le autorità urbane e le loro rappresentanze nella definizione degli obiettivi strategici della programmazione”.
Secondo il delegato Anci anche in vista della riforma della politica di coesione, “è necessario rafforzare le misure finanziarie dirette a favore delle Città, ampliando anche ad altre aree urbane, semplificando i processi di assegnazione ed eliminando le intermediazioni, per garantire interventi più rapidi ed efficaci”. Mentre “la Commissione Ue dovrebbe designare – ha aggiunto Falcomatà – un coordinatore speciale sulle questioni urbane per monitorare e valutare la sua attuazione pratica negli ambiti strategici oltre che a livello di governo”.
Infine, per il sindaco di Reggio Calabria “è indispensabile che gli Stati membri coinvolgano in modo vincolante le città e le aree urbane nell’elaborazione e programmazione delle politiche nazionali rafforzando lo scambio di esperienze sui programmi nazionali (o regionali) per lo sviluppo urbano”.

Soddisfatto il direttore dell’Agenzia per la Coesione territoriale Antonio Caponetto. “Il nostro è un impegno costante per lo sviluppo delle città metropolitane e dei territori circostanti. Il Pon Metro ha rispettato gli impegni con la Commissione superando il target di spesa al 31 dicembre 2018. Adesso bisogna guardare al futuro e agli ultimi anni della programmazione 2014-2020 per continuare a sfruttare le enormi potenzialità del Programma, che riguardano la mobilità urbana, l’agenda digitale e l’inclusione sociale”, conclude Caponetto.


Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *