• Giugno 23, 2022
di Redazione Anci

#MissioneItalia2022 - Istituzioni

Pnrr. Comuni tra rigenerazione urbana, piani urbani integrati, PINQUA, sud e misure per il sociale

Continua il dibattito tra focus sulla rigenerazione urbana, piani urbani, la realizzazione dei progetti riguardanti PINQUA, il rilancio del sud e la nuova programmazione e le misure previste dal Pnrr per il sociale dei Comuni tra sindaci e Capi di Dipartimento dei Ministeri coinvolte nella programmazione di avvisi e bandi in materia
Pnrr. Comuni tra rigenerazione urbana, piani urbani integrati, PINQUA, sud e misure per il sociale

Di impegno del Ministero dell’Interno nell’accompagnare le misure del Pnrr ha parlato Claudio Sgaraglia, Capo Dipartimento per gli Affari interni e territoriali. “Questa linea propositiva di programmazione legata al Pnrr ci porta a realizzare i progetti in forte collaborazione con i comuni – ha spiegato il consigliere – indirizzando meglio i progetti per eliminare le disuguaglianze territoriali perché sono gli stessi comuni che possono verificare quali problematiche si possono riscontrare nell’attuazione dei progetti. Vorrei invece soffermarmi sul ruolo importante delle Prefetture nel Pnrr. Attraverso queste lo Stato riesci a controllare e a prestare supporto agli Enti locali nell’attuazione degli interventi sul territorio. Non solo, segnalo che sono in arrivo, e la loro funzione è determinate in ogni comune, entro giugno 279 nuovi segretari comunali e poi a settembre altri 220”.
Sonia Caffù, Dirigente I.Ge.P.A., Ragioneria Generale dello Stato nell’intervento in cui ha illustrato gli aspetti qualitativi e gli obiettivi dei Piani urbani integrati nella visione del Pnrr. “I piani urbani integrati sono la parte più innovatrice del Pnrr perché riguarda la strategia e la visione del territorio con le città metropolitane protagoniste – ha spiegato il Consigliere – Non è solo ruolo pubblico ma coinvolge tutta l’iniziativa privata ma all’intervento pubblico rigenerando e creando a volte dal nulla la vera filosofia di trasformazione urbana. Con le città metropolitane coordinatore dell’intero progetto, autori del presidio, responsabili della realizzazione e dell’attuazione del piano. Sono stati sei mesi di lavoro condiviso con i sindaci e i tecnici di queste città i cui risultati futuri saranno visibili solo tra anni. Gli attori privati vanno innestati strada facendo perché non siamo riusciti ad integrarli da subito. Le tappe future? Sono in campo ai territori il resto degli obiettivi. Le sfide che ci attendono ora sono la messa a terra delle riforme”.

“L’accostamento del sostantivo questione alla parola abitazione dà il senso di un problema che si trascina da tempo, in attesa di un’effettiva risoluzione. Il Programma Innovativo Nazionale per la Qualità dell’Abitare (PINQUA) è una risposta importante: è un programma di investimenti promosso dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (MIMS) per realizzare interventi di edilizia sociale volti alla rigenerazione urbana, per migliorare la qualità dell’abitare e costruire non “edifici”, ma “comunità” – ha detto Barbara Casagrande, Direttore Generale Edilizia statale, politiche abitative, riqualificazione urbana e interventi speciali, Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili.

Ultimo intervento previsto quello di Paolo Onelli, Direttore Generale Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, intervento che ha riguardato le misure messe in atto dal Ministero per il rafforzamento del welfare comunale con il Pnrr. “Il lavoro per rafforzare il welfare comunale attraverso il Pnrr è già iniziato.  – ha dichiarato – Tuttavia, dobbiamo superare un’architettura istituzionale troppo complessa che può ostacolare la messa a terra dei progetti. Il futuro è assegnato alla scommessa della qualità organizzativa, poiché si tratta di un’attività impegnativa che sconta limiti e criticità nel suo divenire operativo. L’obiettivo è recuperare un patto fra tutte le parti in causa. Non si può più dire che non ci sono le risorse e le idee per agire. Dobbiamo, però, far emergere il protagonismo del “popolo del sociale”.

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