• Novembre 9, 2021
di Aldo Musci

#Anci2021

Pizzarotti: “La Capitale italiana della Cultura simbolo della resilienza per la ripartenza”

Il saluto del sindaco di Parma, che ha fatto gli onori di casa, al Presidente della Repubblica in apertura della XXXVIII Assemblea nazionale dell’Anci
Pizzarotti: “La Capitale italiana della Cultura simbolo della resilienza per la ripartenza”

Un caloroso e appassionato saluto ha rivolto al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il sindaco di Parma, Federico Pizzarotti, che ha fatto gli onori di casa nella giornata di apertura della XXXVIII Assemblea nazionale dell’Anci, cui si sono uniti coralmente il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, e il sindaco di Reggio Emilia, Luca Vecchi. “In un momento così difficile e gravoso per il Paese posso affermare con convinzione e forza che noi sindaci siamo pronti a fare la nostra parte, come sempre: quando il dovere chiama i sindaci rispondono sempre “presente”. Soprattutto in questi ultimi anni abbiamo dimostrato di esserci, forti della convinzione che nei momenti di crisi dalle città può ripartire la rinascita della Nazione. Saremo certamente al fianco del governo in questa straordinaria impresa, ma le città dovranno essere interlocutrici del piano di rinascita, non meri esecutori. C’è urgenza di riprendere in mano la vita di tutti i giorni, e noi più di tutti avvertiamo i bisogni e le esigenze dei nostri concittadini che chiedono di poter tornare a vivere in sicurezza e serenità – ha affermato Pizzarotti ricordando con orgoglio sforzi e sacrifici che Parma ha dovuto affrontare con impegno per superare il rischio di default degli anni scorsi e gli effetti nefasti della pandemia, prima di diventare “Capitale italiana della Cultura”. “Rinasce l’Italia” – ha poi aggiunto – non è solo la speranza di riprendere in mano il tempo della vita, è un dovere che ci deve spingere ad agire. Lo deve diventare sempre più, perché oggi le nostre città sono attraversate da un velo latente di incertezza, ognuno di voi lo potrà confermare: vi è insicurezza su quando finirà la pandemia, su quello che avverrà subito dopo, sulle conseguenze sociali che sta causando, sul futuro in relazione al mondo che cambia e che, giocoforza, è già cambiato. Un velo di incertezza, è vero, ma anche una grande voglia di rinascere e di tornare a vivere. Sono orgoglioso che questo messaggio parta proprio da Parma che 120 anni fa diede vita all’esperienza dell’Anci.